Dilettanti sì, ma solo nella forma. Perché nella sostanza la Lega Nazionale Dilettanti è stata la prima delle istituzioni calcistiche ad emanare un comunicato ufficiale (9 aprile, ndr) in cui decretava la sospensione sino al tre aprile delle attività in tutti i nove gironi di Serie D a causa dell’emergenza Coronavirus. Nei giorni precedenti all’ufficialità dello stop non si era giocata neanche la 27° giornata che avrebbe dovuto disputarsi il cinque marzo. Il Presidente della LND Sibilia, a differenza dei suoi colleghi di rango più alto ed eccezion fatta per il Presidente della Lega Pro Ghirelli, ha dimostrato grande senso di responsabilità e attenzione oculata nei confronti della saluta di tesserati (staff compreso) e tifosi. Una decisione condivisa unilateralmente da tutte le 166 le società della quarta serie che hanno espresso a grandi linee un unico pensiero: la saluta pubblica viene prima di ogni attività ludica. Quindi, se tutto andrà bene e i contagi si ridurranno progressivamente la Serie D dovrebbe riprendere domenica cinque aprile. In caso negativo la LND è pronta a concedersi due ulteriori rinvii dato che la domenica successiva, ovvero il dodici aprile, è Pasqua. Si ritornerebbe ad assaporare il terreno di gioco il ventisei.  In questo senso, la proposta della Lega sarebbe quella di far scendere in campo le squadre ogni domenica e mercoledì fino al completamento della stagione, che slitterebbe al 21 giugno, data presa in considerazione per l'eventuale fine del campionato. Nella giornata di ieri ha esternato il proprio pensiero anche il Vicepresidente intervistato da “La Gazzetta dello Sport”: Siamo in attesa di capire e costretti a seguire gli eventi. Io credo che al cessare dell’emergenza, bisogna fare assolutamente 2 cose: provare a salvare la stagione, anche a costo di proseguire fino a giugno o ai primi di luglio, e assicurare sostenibilità al sistema che si basa di fatto sull’autofinanziamento da parte dei club. Figc, Lega e Governo dovranno fare ogni sforzo sulla questione. Lo sport ha una grande valenza sociale e andrà sostenuto.” In questi giorni di stop forzato le squadre non si allenano in gruppo ma ogni tesserato sta continuando la preparazione da casa seguendo le direttive e i consigli dei rispettivi allenatori.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 14 marzo 2020 alle 19:30
Autore: Fabrizio Frasca
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