Il tecnico Alessandro Calori è intervenuto ai microfoni di Free Italia TV. Ecco le parole dell'allenatore.
Sul Cosenza: "Fino alla fine ci sarà un altalenarsi di risultati. Adesso i punti pesano, i punti di distacco cominciano a pesare, bisogna essere cauti nel finale di campionato e se non si vince bisogna cercare di non perdere. La sconfitta con la Cremonese è pesante ma ci sono ancora speranze, ci si giocherà la salvezza insieme ad Ascoli e Reggiana. Il Cosenza è abituato, ha provato sulla pelle questa situazione con un'impresa straordinaria, sa cosa vuol dire giocarsi nel finale la salvezza, quindi ha un piccolo vantaggio".
Sulla Reggina: "Ha una quadratura precisa. È una squadra solida, si fa fatica a batterla, poi ha preso consapevolezza. I risultati aiutano ad avere fiducia, c'è stata la crescita dei giocatori, che si sono adattati bene al sistema di gioco. Può essere la mina vagante in questo rush finale, può perdere colpi o essere in agguato per l'ultimo posto disponibile per i play-off: se mantiene questo atteggiamento ce la può fare. Quando si fa una rincorsa lunga e ci si tira fuori dalle sabbie mobili si prende consapevolezza e può succedere di tutto. I campionati si decidono da marzo in poi. Quando si ha questa spensieratezza e questa fiducia si va di slancio. Ovviamente si ha un minore margine di errore perché se si rincorre non si può sbagliare. Adesso serve fare più punti possibile e vedere dove si arriva".
Sul Crotone: "Spesso si dice che se si prende gol è colpa dei difensori. In realtà i gol presi dipendono da come si difende in tutti i ruoli. La fase di non possesso si fa con più uomini, è riduttivo dare la colpa solo ai difensori. In attacco Simy ha fatto 15 gol, Messias si è messo in mostra e ha dimostrato che in A ci può stare alla grande perché ha qualità tecniche importanti. In A però è importante anche l'esperienza, bisogna essere abituati a giocarci. Non tanti giocatori del Crotone avevano molte presenze in A, questo è un fattore importante".

Sezione: Primo piano / Data: Mar 06 aprile 2021 alle 16:14
Autore: Adelmo Maria Pagliuca / Twitter: @adelmopagliuca
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