Si ripresenta Roberto Occhiuzzi, concentrato, determinato, in vista del prossimo match contro il Pordenone, un'estratto delle sue dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione ''Quando ti chiama il Cosenza, ti viene dentro un qualcosa, oltre al senso di rivalsa che ho dentro. Quella voglia di affrontare le sfide. Sono consapevole che il presidente dopo una retrocessione non mi voleva, è più che comprensibile. Come ci sta la perplessità dei tifosi. Mi sono fatto da solo, la mia storia si conosce. Le sfide le ho sempre affrontate. Non ho però rancore, non mi appartiene. Capisco certe dinamiche e voglio assumermi le mie responsabilità. Il silenzio di questi mesi è stato per lasciare spazio a chi doveva giudicare il mio lavoro. In questo mestiere è bello quando si vince ma bisogna accettare anche i momenti no. In questi mesi ho lavorato molto su me stesso, sul mio modo di fare, su ciò che ho potuto sbagliare e su ciò che posso trasmettere. Ora tocca di nuovo a me, da parte mia c’è voglia di dimostrare quello che l’anno scorso non sono riuscito a fare. È giusto essere scettici nei miei confronti. Bisogna rispettare i tifosi sia quando ti dicono bravo sia il contrario. Voglio provare a farli ricredere, questo lo possono fare i ragazzi, ai quali cercherò di trasmettere le mie idee. Ho tanto entusiasmo, so che andavo incontro a questo, ma c’è voglia di trasmetterlo questo entusiasmo''.

Approccio al gruppo: ''Ai ragazzi per prima cosa ho parlato del coraggio. Sono entrato in un ambiente nuovo e gliel’ho detto. Ho detto loro che bisogna avere il coraggio di affrontare qualsiasi sfida. Chi fa calcio sin da bambino cresce con la voglia di arrivare. Ti viene detto che non ce la farai, ma tu ci provi lo stesso. Nelle gare bisogna affrontare determinati momenti. Questi ragazzi devono alzare la testa e andare avanti“.

Sezione: Serie B / Data: Mer 08 dicembre 2021 alle 00:21
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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