In esclusiva ai nostri microfoni, Ciro Muro, allenatore ed ex centrocampista del Cosenza ma anche di quel Napoli targato Maradona che conquistò il suo primo storico scudetto nella stagione 1986/1987. Nel corso della nostra intervista, Ciro fa delle interessanti considerazioni sul campionato cadetto e sul momento delle tre formazioni calabresi, oltre a qualche aneddoto sul grande Maradona ai tempi del Napoli.
Salve mister, che idea si è fatto di questo campionato di Serie B?
“E’ un campionato molto equilibrato e altalenante, d’altronde è sempre stata così la Serie B. Fino a questo momento mi sembra che il Brescia rispetto alle altre si stia dimostrando più costante nei risultati, a differenza del Parma che finora sta deludendo parecchio”.
Come reputa il momento poco esaltante che stanno vivendo Cosenza, Reggina e Crotone?
“In un campionato lungo e difficile come quello di Serie B è normale avere un calo, anche se poi va ben analizzato nello specifico. Il Cosenza stava facendo bene, ora invece non riesce a ritrovare la vittoria, ma non bisogna fare drammi. I rossoblu hanno una buona squadra e possono venire fuori da questo momento delicato. Lo stesso discorso vale per la Reggina, ho visto che la squadra si trova in ritiro magari questo può aiutare a ritrovarsi e magari andare in casa del Lecce nelle migliori condizioni per provare a fare l’impresa. Parliamo di una squadra, quella amaranto, che fino a poche giornate fa era a ridosso del vertice della classifica. Credo che la Reggina abbia dei valori e sarà protagonista fino alla fine in questo campionato. Il Crotone arriva dalla Serie A, nessuno si sarebbe aspettato di vederli in fondo alla classifica. Una vittoria potrebbe aiutare la squadra a ripartire, in modo da ritrovare quella serenità necessaria per tirarsi fuori da questa situazione. Bisogna fare anche un’altra considerazione, queste squadre, soprattutto quelle meridionali, hanno bisogno della spinta del proprio pubblico che non deve mai mancare. La pandemia a destabilizzato un po’ tutti, ma nonostante le aperture degli stadi non si registrano ancora numeri importanti. Per concludere ritengo che Cosenza, Reggina e Crotone faranno molto bene. Sono molto ottimista sul prosieguo della loro stagione”.
Mister, lei durante la sua carriera da calciatore ha avuto la fortuna di giocare nel Napoli insieme al grande Diego Armando Maradona. Il fuoriclasse argentino ci ha purtroppo lasciati poco più di un anno fa. Lei che fu suo compagno nel primo scudetto del club partenopeo, che ricordo conserva di Maradona?
“Ho avuto la fortuna di giocare nell’anno del primo scudetto dopo aver girato parecchio in prestito in varie società. Tornato al Napoli, ho avuto la fortuna di conoscere una persona meravigliosa, umile e generosa. A dimostrare questo, basti pensare quando si esibì ad Acerra in quella partita di beneficenza sotto un diluvio pazzesco e su un campo pieno di fango. Diego era questo, non ha mai fatto male a nessuno se non a se stesso. Come giocatore cosa vuoi che ti dica, era semplicemente un extraterrestre, in allenamento faceva cose pazzesche. Un fenomeno assoluto”.
Riguardo lei, quali sono i suoi progetti futuri ?
“Il mio obiettivo è quello di tornare ad allenare in Serie D, magari in una società che punta sui giovani. Dopo aver allenato i ragazzi nella tecnica individuale, ho voglia di ripartire da una società che abbia a cuore la crescita e la valorizzazione dei giovani, sui quali non bisogna smettere di credere. Oggi si ha paura di puntare sui giovani, manca il coraggio, ma ritengo invece che sia fondamentale se voglia rilanciare il calcio italiano. Detto questo, nel frattempo ne approfitto per vedere partite e andare in giro per i campi, senza mai smettere di aggiornarmi”.
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