In esclusiva ai nostri microfoni, Salvatore Miceli, ex centrocampista di Cosenza e Sampdoria. Alla vigilia del match del San Vito Marulla, tra i rossoblù e la formazione di Andrea Pirlo, Miceli, fa il punto su questa sfida che apre la ventiseiesima giornata del campionato di Serie B, oltre a coincidere con la celebrazione dei 110 anni di storia del Cosenza.
Ciao Salvatore, che tipo di gara ti aspetti domani tra il Cosenza e i blucerchiati?
“Il Cosenza ci arriva bene a questa partita, può fare bene. I rossoblu vivono un buon momento e vorranno dare continuità di risultati, ma guai a sottovalutare questa Sampdoria che sta vivendo un momento di transizione anche se ad sincero mi aspettavo di vederla un po’ più su in classifica”.
Mister Caserta, ha ormai trovato la quadra, attraverso il lavoro che ha portato alla crescita del collettivo. Secondo te, questo Cosenza può puntare a qualcosa in più di una semplice salvezza?
“La salvezza non è minimamente in discussione, questo Cosenza ha tutte le carte in regola per finire il campionato in crescendo. Ci sono ancora tante partite, perciò una volta assicurati quei punti per la salvezza i rossoblù possono affrontare con la giusta serenità il prosieguo del campionato. Caserta è un grande professionista, sono certo che da qui a breve allenerà in Serie A. E’ stato molto bravo nei momento difficili, concentrandosi sul lavoro e facendo crescere l’intero collettivo. Cosenza è una piazza innamorata della propria squadra, questo troppo amore a volte può trasformarsi in pressione, ma Caserta si sta dimostrando più che all’altezza e i risultati gli stanno dando ragione”.
Cosa ti piace di questo Cosenza?
“Sono contento per Tutino che fa goal con grande regolarità, mi piace però l’intero collettivo di questo Cosenza. E’ una squadra che gioca bene e ha valide alternative in tutti i reparti. Questo permette di avere una sana competizione negli allenamenti, in modo che ogni giocatore sia ben consapevole che dovrà lavorare duro per guadagnarsi un posto da titolare gara dopo gara. Bisogna dare i giusti meriti a Fabio”.
Cosa rappresentano per te Cosenza e Sampdoria, visto che nel corso della tua carriera da calciatore hai indossato entrambe le maglie?
“Il Cosenza mi ha dato tutto, mi ha permesso di diventare uomo e professionista, mentre alla Sampdoria ho vissuto sei mesi dando il mio contributo alla promozione in Serie A della squadra blucerchiata. Detto questo, il mio cuore domani è tutto per il Cosenza”
Per concludere, che idea ti sei fatto su questo campionato di Serie B?
“La solita Serie B, molto equilibrata e non puoi dare nulla per scontato. L’equilibrio regna sovrano, infatti abbiamo visto più volte come una formazione che naviga nei bassi fondi della classifica può tranquillamente battere la prima. Questo è il fascino di questo campionato”.
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