Il Cosenza dopo la vittoria nel derby sulla Reggina, viene travolto al Marassi da un Genoa che di prepotenza si riprende il secondo posto in classifica. Un 4-0 che si commenta da solo, troppo questo Genoa per un Cosenza praticamente mai in partita. Si sapeva della superiorità tecnica della formazione di Alberto Gilardino , ma da questo Cosenza ci si attendeva un'interpretazione diversa della gara, soprattutto sul piano dell'atteggiamento. I padroni di casa rifilano un poker che porta la firma di Dragusin nel primo tempo, fanno il resto nella ripresa Gudmundsson , Puscas e Jagiello. Passo indietro per i ragazzi di Viali, i quali rimangono fanalino di coda. Lo scontro salvezza con la Spal, rappresenta a questo punto un importante crocevia. Serve reagire, perché questa gara con il Genoa ha ripresentato il solito Cosenza, vale a dire, fragile e con tutti i suoi limiti. Salvezza possibile? Certo che si, ma soltanto se si eviteranno altre pessime prestazioni che non rendono di certo giustizia all' encomiabile tifoseria cosentina presente in maniera massiccia sugli spalti del Marassi, confermando ancora una volta di meritare molto di più rispetto a ciò che la squadra e questa proprietà sono in grado di offrire. Cosenza merita di più, non serviva questa ennesima umiliazione per ricordarlo a chi di dovere che continua volutamente a fingersi ceco e sordo di fronte all'evidenza.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 07 marzo 2023 alle 00:10
Autore: Rocco Calandruccio
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