Non sarà crisi piena, ma tre sconfitte nelle ultime quattro partite rappresentano un momento certamente negativo per la Reggina. Prima la Spal in casa, in mezzo la vittoria contro la Ternana, poi due disfatte consecutive contro il Sudtirol e adesso al Renzo Barbera di Palermo. Un doppio 2-1 pesantissimo, che concretizza un inizio di girone di ritorno decisamente claudicante per gli uomini di mister Inzaghi.
L’unico squillo del primo tempo è un calcio di punizione dal limite dell’area di Valente al 20’, con palla di poco alta sopra la traversa. Succede tutto nella ripresa e per la Reggina è una doccia gelata. Gli amaranto perdono una pessima palla sul calcio d’inizio e innescano il contropiede di Brunori, fino a quando Gagliolo lo ostacola fallosamente in area di rigore. Dal dischetto ci va lo stesso attaccante rosanero, che al 47’ spiazza Contini e porta in vantaggio il Palermo.
La Reggina dimostra carattere in una situazione difficile, riprendendo a giocare fino al minuto dell’apparente svolta. Siamo al 76’. Rivas si trova palla al piede sulla destra, punta l’avversario, guadagna il fondo e mette forte in mezzo. In mischia un tocco di Marconi spinge il pallone in rete, realizzando l’1-1 su autogol. Ci mette poco, però, il Palermo a riprendersi il vantaggio. Al 81’ palla persa in ripartenza. Mateju crossa dalla destra e Soleri con un imperioso stacco di testa, trova il gol a 4 minuti dal suo ingresso in campo.
Piove definitivamente sul bagnato in casa Reggina al 90’ quando Majer viene espulso per doppia ammonizione. Poco dopo, l’arbitro è richiamato al Var per un sospetto contatto in area di rigore amaranto. Gagliolo colpisce sbracciando Soleri in maniera fallosa. Altro calcio di rigore ineccepibile. Dal dischetto stavolta va Tutino, ma si fa ipnotizzare da Contini che salva il minimo scarto, chiudendo di fatto le ostilità sul 2-1.
Vissuto un turbinino di emozioni al Barbara. La storia della partita ha premiato il Palermo, apparso maggiormente incisivo e in forma rispetto alla Reggina. Gli amaranto non si sono mai dati per vinti, ma non sembrano averne abbastanza per rendersi realmente pericolosi in area di rigore ed è questa la principale criticità. Lì dove i rosanero sono stati letali. Magra consolazione per i calabresi, la sconfitta in contemporanea del Genoa sul campo del Parma. Inutile, però, guardare agli avversari. Bisogna prima risolvere i problemi in casa, tra attacco incapace di creare azioni da gol efficaci e una difesa facile da scardinare. Troppo facile dare peso alle assenze di Fabbian ed Hernani. Serve solo lavorare a testa bassa dalle parti del Sant’Agata per ritrovare la scintilla dispersa.
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