Costantino Favasuli, centrocampista calabrese DOC del Catanzaro, è intervenuto ai microfoni di Esperia TV: il giovane giallorosso ha parlato della crescita della squadra, del rapporto con mister Aquilani, del legame con la Calabria e dell'esempio rappresentato dal capitano Pietro Iemmello:

Sul momento dei giallorossi: “Secondo me anche all'inizio stavamo facendo bene come prestazioni, però non vedevamo i frutti: ci mancava sempre qualcosa. Poi c’è stata la svolta dopo la partita con il Padova: ci siamo guardati tutti in faccia e abbiamo capito che dovevamo dare qualcosa in più, e l’abbiamo fatto. Queste ultime tre partite ci hanno premiato per quello che abbiamo messo in campo“.

Ti senti di essere uno dei giocatori che in questo momento sposta gli equilibri? “Sinceramente no. Io cerco sempre di dare il massimo: non penso a spostare gli equilibri, penso solo a fare il meglio possibile, perché quello è il mio obiettivo“.

Su Aquilani: “Io Aquilani l'ho avuto anche tre anni a Firenze, quando ero con la Primavera: lui, tra virgolette, mi ha cresciuto. Con il mister bisogna cercare di fare bene entrambe le fasi“.

Sul capitano Iemmello: “Pietro è un esempio per tutti, un leader, sente tantissimo la maglia. Quando ricevo un complimento da lui vale il doppio. Quando è uscito dal campo tutti hanno iniziato a cantare “Pietro, Pietro”, è stato incredibile. Anche l’anno scorso, col Bari, quando abbiamo giocato a Catanzaro, ha fatto quel gol bellissimo: sono venuti i brividi a vedere quanto la gente gli vuole bene, incredibile“.

Su Cissè: “Per me è un giocatore incredibile, troppo forte. All’inizio non pensavo che fosse così, ma dopo un paio di prestazioni ho detto: “Questo è veramente forte.”

Catanzaro & Calabria: “Sento di rappresentare la Calabria, e questo mi dà qualcosa in più. Devo dare tutto quello che ho: sono cresciuto qui, è la mia terra. Giocare per il Catanzaro per me è qualcosa di diverso”.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 20:42
Autore: Rosario Cardile
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