Era il 9 dicembre 2023 quando Alberto Aquilani si fece conoscere e apprezzare dal pubblico catanzarese. Quel Catanzaro-Pisa fu la premessa di quella che un giorno avrebbe potuto rappresentare l’inizio dell’avventura del tecnico sulla città dei tre colli.
Avventura che avrebbe dovuto in effetti cominciare già nella passata stagione.
Non fu così. Aquilani preferì concedersi un anno sabatico per riflettere, studiare, perfezionarsi per cercare di dare poi il meglio di sé successivamente. Quel giorno è arrivato.
Il “principino di Roma” è pronto per questa avventura e quello che un collega giornalista in quel post Catanzaro-Pisa definì il “delfino” (successore, termine molto in uso sui libri di storia) di Vivarini è pronto ad iniziare una nuova sfida che lo attenderà nel capoluogo della Calabria.
Nessun paragone però con il tecnico abruzzese ovviamente come lo stesso Aquilani ebbe modo di rimarcare in quella circostanza: “lui è un allenatore navigato che allena da 30 anni, io sono agli inizi della mia carriera professionistica, alleno solo da 16 giorni”.
Aquilani e il Catanzaro si uniranno dunque in matrimonio anche se ancora manca l’ufficialità. Dopo alcuni giorni di trattativa con l’interessato e il suo entourage la dirigenza e il presidente Noto hanno definito il suo incarico alla guida di una squadra che proverà a confermare i buoni risultati conseguiti di recente.
Il cerchio dunque si chiude con buona pace di tutti e a seguito delle tante discussioni che, come spesso capita in queste circostanze, sono state caratterizzate dai tanti nomi di questo o quell’allenatore che sono stati accostati alla panchina del Catanzaro.
Il bel gioco espresso quando il tecnico romano era alla guida del Pisa non ha dunque lasciato indifferente il popolo giallorosso e il presidente Noto in particolare che, come si diceva, avrebbe voluto portarlo in città già dall’inizio della passata stagione.
Ora il patron giallorosso troverà un Aquilani ancor più carico e motivato, consapevole dell’eredità che andrà a raccogliere per quanto i suoi predecessori hanno dimostrato nel corso dei due anni di partecipazione del Catanzaro in serie B.
Una sfida che non lo spaventa, a dispetto dei suoi 41 anni perché il “principino di Roma”, dopo una carriera entusiasmante ricca di soddisfazioni da calciatore è pronto adesso, dopo la parentesi di Pisa, a proseguire si spera per lui ma soprattutto per il Catanzaro quella da allenatore sulla falsa riga di quella che lo ha visto più volte protagonista con le varie maglie che ha indossato, dalla Roma al Milan, dalla Juventus al Liverpool per finire a quel Sassuolo dove ebbe modo di conoscere quel Pietro Iemmello che adesso ritroverà alla sua guida e che certamente contribuirà a fargli spiccare il volo anche da allenatore.
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