Ritorna il campionato dopo la sosta dedicata alla Nazionale. Il Cosenza riparte dal San Vito-Marulla, dove affronterà il Frosinone di Fabio Grosso. I rossoblù vogliono riscattare il ko di Alessandria ed allungare la striscia di vittorie consecutive in casa. Queste le dichiarazioni del direttore sportivo Roberto Goretti.

“In questa sosta la volontà era quella di lavorare con tutto il gruppo a disposizione. Purtroppo ci sono stati una decina di infortuni che hanno limitato la possibilità di allenarci bene. È stata comunque un’opportunità per mettere qualche giocatore a posto, ma dobbiamo essere consapevoli che la difficoltà deve manifestarsi con la nostra normalità. Ho seguito una strategia precisa puntando su investimenti piccoli su singoli giocator per avere una rosa più ampia. Riuscire con meno allenamenti a tenere i ritmi delle altre ti porta a rischiare qualche infortunio”.
“La coppia Caso-Gori? L’idea che abbiamo avuto in quei 20 giorni di mercato era di puntare su giocatori che si conoscessero. Vaisanen, Rigione e Palmiero rispondono a questo input. Venivano da due anni di lavoro insieme al Chievo e questo avrebbe facilitato l’inizio della squadra. Serviva accorciare i tempi, velocizzare i vari passaggi che ci sono in un percorso normale”.

“Ancora è presto per trarre giudizi. Siamo tutti consapevoli che dobbiamo dimostrare di meritarci questa Serie B.Avremo modo di  sciogliere le riserve solo dopo Natale. Sono i numeri a giudicarci e sono importanti. Contestualmente non bisogna dimenticare da dove è iniziato il nostro percorso, e non solo in questa stagione. Analizziamo quello che abbiamo fatto fin qui, siamo iper critici nei confronti del nostro percorso. Ci prepariamo cercando di migliorarci”.

“Credo che mister Zaffaroni sia stato bravissimo a svolgere un lavoro eccellente in pochissimi tempo. Sull’essere squadra è l’allenatore il quid pluris ; è lui che, a contatto quotidianamente con il gruppo, ha il polso della situazione e trasmette gli insegnamenti utili a trasformare i comportamenti in valori condivisi. Credo sia stato il valore aggiunto avuto dal Cosenza. Obiettivi condivisi e valori interni possono far sì che  un gruppo con valore cinque possa rendere il doppio”.
“La difficoltà maggiore per costruire la squadra  è stata l’incertezza. La maggior parte degli addetti ai lavori e dei calciatori ci consideravano già senza speranza. È stata una grande sfida che abbiamo raccolto un po’ tutti. Ho ringraziato i calciatori importanti che fanno parte della nostra rosa, per aver accettato una sfida molto difficile, ma al tempo stesso intrigante. Per i tempi e perché purtroppo o per fortuna l’aspetto atletico nel calcio moderno è determinante. Partire in netto ritardo ha creato ulteriori difficoltà”.

Sezione: Primo piano / Data: Gio 14 ottobre 2021 alle 16:40
Autore: Antonio Spina
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