Una pessima figura per l’ex presidente in pectore della Reggina Manuele Ilari. L'imprenditore romano, legato ad un presunto fondo mai realmente manifestato, ha deciso di lasciar perdere. Non continuerà con il suo progetto legato alla Reggina. Dopo essersi incontrato lontano da Reggio con i sindaci facenti funzione di Comune e Città Metropolitana, ha annunciato ufficialmente la disponibilità a cedere le quote sociali agli investitori che saranno condivisi con le istituzioni comunali e metropolitane. Un faccia a faccia con Paolo Brunetti e Carmelo Versace che ha permesso di allontanare da Reggio un altro profilo su cui sorgevano più dubbi e perplessità che altro. Lo stesso Ilari ha rassegnato con effetto immediato le dimissioni dal proprio incarico. Una fine ambigua, così come era già sembrato ambiguo il passaggio di proprietà di una squadra tutt'altro che sicura di una categoria. 

Adesso il futuro della Reggina sarà deciso dalle Istituzioni reggine. Prima però il Consiglio di Stato del 29 agosto stabilirà se sarà Serie B o baratro. Certo, presentarsi davanti all'ultimo grado di giudizio della grottesca telenovela senza una dirigenza di alcun tipo, senza un proprietario, con uno staff tecnico formalmente esonerato, con giocatori che hanno messo in mora il club e con i dipendenti senza stipendio, rappresenta un atto di coraggio che rasenta la follia. Sperare non costa nulla, ma l'impressione è che il teatro dell'assurdo amaranto abbia raggiunto livelli tali che ormai non vale la pena nemmeno alzare il sipario per il prossimo atto.

Sezione: Reggina / Data: Lun 21 agosto 2023 alle 10:07
Autore: Paolo Messina
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