La Reggina sbatte contro il muro eretto dal Südtirol e dice addio a sogni di gloria. Gli amaranto escono a testa alta, consapevoli di aver dato tutto, tenendo conto quelle che erano le proprie possibilità. Passa il Südtirol grazie ad un atteggiamento catenacciaro, figlio di un calcio d'altri tempi, ma pur sempre efficace. Onore delle armi ai ragazzi di Pippo Inzaghi che hanno tirato ben 17 volte nello specchio della porta, subendo gol nell'unico tiro dei padroni di casa. Novanta minuti da sliding doors, dove Canotto centra il palo, mentre risulta determinante in negativo la deviazione di Loiacono sulla conclusione vincente di Casiraghi. 

Se contro l'Ascoli i minuti finali avevano regalato una grande gioia, il finale del "Druso" lascia una forte amarezza. Questo è il calcio. Una regola non scritta, con conseguenze nefaste quando decide di concretizzarsi. 

Si conclude un'ottima stagione. Essere arrivati sul punto di disputare i playoff senza una punta centrale da doppia cifra, la dice lunga sul campionato condotto dalla Reggina.La mente torna indietro a quattro anni fa, nel contesto di una situazione simile con le opportune differenze :  il gol di Ungaro contro il Monopoli e la sconfitta di Catania. Anche lì playoff dal sapore amaro furono la base per la cavalcata trionfale dell’anno successivo. Dalle sconfitte, a volte, si generano i punti di partenza di percorsi più ambiziosi. 

È andata, oltre le più rosee aspettative. Ora si attende con fiducia l'omologa del Tribunale, dopodiché, l'attenzione dovrà focalizzarsi al prossimo campionato da programmare nei minimi dettagli, dove servirà una società più strutturata capace di fare tesoro degli errori commessi. 

Sezione: Serie B / Data: Sab 27 maggio 2023 alle 20:15
Autore: Antonio Spina
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