L'allenatore Aniello Parisi è intervenuto ad Esperia TV, analizzando vari temi:

Sul Cosenza: “Il Cosenza ha una tifoseria che trascina e partecipa. È stata una stagione difficile: negli anni non si è programmato bene. Si poteva costruire meglio il futuro, organizzare meglio il club e la struttura della squadra. Ricominciare ogni anno da zero è quasi impossibile: prima o poi non può andarti sempre bene”.

Sul Catanzaro e sul Crotone: “Il Catanzaro, negli ultimi anni, ha insegnato in Calabria. Il presidente è stato lungimirante, ha tenuto duro, ha investito. Anche quando mister Caserta ha avuto delle difficoltà, la società ha resistito senza farsi prendere dal panico. Il mister ne è uscito alla grande e la squadra si è compattata. Mi viene in mente anche l’esperienza iniziale di mister Longo a Crotone: pure lì la società è stata brava a non mollare. Il girone di ritorno del Crotone, insieme all’Avellino, è stato tra i migliori del girone C. Ora se la giocherà nei playoff”.

Sull'esperienza allo Zabbar: “Il Catanzaro in Lega Pro ha costruito e ora, al secondo anno di Serie B, sta dimostrando compattezza, pur avendo cambiato allenatore. Mi torna in mente la mia esperienza allo Zabbar (squadra maltese): sono arrivato il 15 ottobre con la squadra a 4 punti. Abbiamo perso 5 partite consecutive. In Italia sarei stato esonerato alla terza o quarta sconfitta. Invece lì, alla quinta, il presidente mi ha proposto di cambiare tutta la squadra. Non ero d’accordo: da ex calciatore so quanto pesa una retrocessione, anche in termini di carriera. Il mio obiettivo era salvare quei ragazzi. Alla fine siamo arrivati ai playout con i nostri 4 punti iniziali. Ci allenavamo anche nei weekend di sosta. E alla fine ce l’abbiamo fatta: ci siamo salvati. Il merito è stato anche della società, che ha avuto pazienza: in altri club non sarei arrivato fino in fondo”.

Dove lo collochiamo il Crotone? “Credo che il Crotone sia da prima fascia insieme a Pescara, Catania, Ternana: squadre forti, che possono arrivare in fondo”.

Cosa ha lasciato dentro l'esperienza di Malta? “Ogni esperienza aiuta a crescere. Anche nei momenti difficili si migliora. È stato un anno importante, soprattutto per la gestione emotiva e relazionale delle difficoltà. È stato davvero formativo”.

Sezione: Primo piano / Data: Mer 07 maggio 2025 alle 22:03
Autore: Rosario Cardile
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