Ai nostri microfoni è intervenuto l'ex centrocampista di Cosenza e Crotone, Massimo Loviso. 

Il Cosenza ha compiuto da non molto 108 anni dalla sua nascita, un tuo augurio e cosa ha rappresentato per te indossare questi colori?

"Per me è stato un onore indossare quella maglia. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario e riportato la città in Serie B. Esperienza straordinaria che mi ha dato tanto e soprattutto rivedere gioire la gente dopo tanto tempo è stato qualcosa di indescrivibile. Auguro al Cosenza tutto il bene di questo mondo e spero che anche quest'anno conquisti una salvezza, importante per una città che vive di calcio a 360°".

Poi una curiosità: guardando le squadre con cui hai giocato prevale il colore Rosso Blu (Bologna, Sambenedettese, Crotone, Gubbio, Cosenza, Notaresco e attualmente L'Aquila) pura casualità oppure è il tuo colore preferito?

"Il rossoblu per me è qualcosa di rappresentativo, insomma è la mia seconda pelle. In tutte queste squadre mi sono trovato benissimo. 

Un ricordo in maglia del Crotone? 

"Il ricordo più bello in terra pitagorica è sicuramente il primo anno, sono arrivato dal Torino. La squadra galleggiava nelle ultime posizioni e siamo riusciti piano piano a scalare la classifica, sfiorando l'impresa di arrivare ai playoff. 

Invece, con la maglia dei Lupi? 

"Il giorno della semifinale di ritorno playoff, contro il Sudtirol. Una serata che non dimenticherò mai. Tra l'altro feci anche due assist decisivi, quindi la mia emozione è stata doppia. Il boato dei 20 mila del "San Vito-Gigi Marulla" è stato qualcosa da brividi, unici". 

L'augurio per le tue due ex squadra calabresi?

"Spero vivamente che entrambe possano raggiungere la salvezza, vederle lì giù in classifica è un dispiacere. Sono entrambe due piazze che meritano palcoscenici importanti, anche perché hanno un pubblico che non fa invidia a nessuno". 

Sezione: Primo piano / Data: Sab 05 marzo 2022 alle 07:00
Autore: Francesco Quattrone / Twitter: @fquattrone12
vedi letture
Print