In esclusiva ai nostri microfoni, Antongiulio Bonacci, ex capitano del Catanzaro, il quale analizza la stagione della squadra di mister Calabro, ricordando inoltre i tempi vissuti da capitano con la maglia giallorossa , che da catanzarese doc quale è ha rappresentato per lui  il coronamento di un sogno .

Ciao Antongiulio, come reputi la stagione disputata fin qui dal Catanzaro ?

“Allora premetto che siamo di fronte ad un momento storico, duro e se lo riportiamo al calcio devo ammettere che giocare in queste condizioni non è  bello e tanto meno facile per nessuno. Società che non hanno ricavi, staff che deve fare la formazione in base al COVID , senza considerare poi la parte migliore, il pubblico che ti trascina. Nel bene soprattutto ma anche nel male quando le cose non vanno per il verso giusto. Catanzaro e’ una piazza calda e difficile ma entusiasmante,non è facile giocarci perché la storia del club ti porta sempre a sudare la maglia e  dare sempre il massimo, se lo fai avrai sempre l’affetto della gente. Detto questo, il girone e’ tosto,con squadre che vantano un blasone importante“.

Il girone c è dominato dalla Ternana, il Catanzaro dove può arrivare ?

“ La Ternana in questo momento vola, è una macchina perfetta e se tiene questo passo  puoi solo fargli i complimenti. Il Catanzaro deve stare in scia,assestarsi in posizioni di prestigio, puntando a rosicchiare punti e guardare in alto nonostante il distacco dalla vetta,perché è così che ti prepari ai playoff,dove classifica,condizione fisica e mentale fanno la differenza. Il club è solido,il presidente è una persona per bene, quindi le basi ci sono “.

Hai vestito per tre stagioni la maglia del Catanzaro, indossando anche la fascia di capitano , che ricordi conservi di quegli anni in giallorosso ?

“ Ho coronato un sogno indossando quei colori,entrare al Ceravolo,segnare ed esultare sotto la Ovest. Ho gioito,pianto(tanto) per quella maglia ma di una cosa sono certo e ne vado fiero, per quella maglia io ho fatto di tutto e di più, rispettando sempre tutto e tutti. Poi ovvio che poteva andare meglio ma purtroppo non si può tornare indietro, anche se l’urlo dello stadio e l’adrenalina che ti trasmetteva, beh quella mi piacerebbe riviverla anche solo per un secondo “.

Sappiamo che hai intrapreso la carriera di allenatore, ce ne vuoi parlare ?

“Si alleno il Cervia,  squadra della città in cui vivo e che milita nel campionato di Promozione“.

Sezione: Catanzaro / Data: Ven 29 gennaio 2021 alle 16:52
Autore: Rocco Calandruccio
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