Da oggi inauguriamo questo spazio, di confronto, talvolta di critica costruttiva e di elogio quando ne riterremo opportuno: ci metteremo la faccia. Vi terranno compagnia le firme che leggete quotidianamente, con altre sorprese in programma. Ogni lunedi, mercoledi e venerdi potrete, se vorrete leggere i nostri punti di vista, ascoltando le vostre voci, i vostri umori, e logicamente anche le vostre critiche. Quindi non perdiamoci in troppe chiacchiere ed entriamo nel vivo.

La Serie B regala sorprese ma fino ad un certo punto questa volta, il Pisa di D’Angelo spodesta il Brescia di Inzaghi, il Lecce sciupa l’occasione per aggrappare la vetta, delude e molto la Reggina sul campo del Benevento ma di questo ne parleremo un’altra volta.

La vittoria di misura dell’Alessandria sulla Cremonese inguaia il Crotone, ora a sei punti dai piemontesi in piena zona retrocessione. La delusione più grande di questo primo scorcio di Serie B, si è scelto di voltare pagina, da Modesto a Marino, i risultati però non stanno cambiando affatto. Modesto aveva delle responsabilità ma non tutte le colpe erano le sue, dall’esperienza di Pasquale Marino però ci si attende che possa mettere una pezza ai tanti buchi mostrati, senza cercare di inventar nulla, semplicemente gestendo gli uomini a disposizione ed inserirli nelle posizioni dove hanno dimostrato di poter rendere di più, Molina non da terzino destro, Maric non da esterno, giusto per fare due esempi. ‘’Al Crotone manca un leader’’ ha candidamente ammesso il patron Gianni Vrenna, facendo mea culpa in sala stampa, come non essere d’accordo, il Crotone però non può essere questo. E’ una squadra al momento costruita per giocare a tre, il ritardo nelle cessioni di Simy e Messias hanno ingolfato il mercato, un attaccamento e una grinta diverso va dimostrato. Non sembra esserci soluzioni al momento, tocca a Pasquale Marino in una sfida assolutamente non facile.

Perdono anche i lupi silani, ma non sarà però la sconfitta contro la Spal a farci cambiare idea sul Cosenza di Zaffaroni. Squadra con identità, che dimostra spesso di avere talento che può ancora crescere. Il Cosenza è stato costruito per salvarsi, in pochi giorni e con grande raziocinio da Goretti, questo non può esser dimenticato. Però non si può passare da fenomeni a brocchi in una settimana, il Cosenza resta in linea con le aspettative e l’equilibrio non può esser perso oggi, da nessuno.
Capitolo a parte merita Caso, quando è al 100% è tutta un’altra storia, crea superiorità numerica, il talento non si discute, un tipo di calciatore che difficilmente oggi si pescano con facilità. A dimostrazione che anche in C e in D si può trovare l’oro, serve soltanto conoscere la materia, particolare che a Goretti non sfugge di certo. Il Cosenza non ha ancora dimostrato però di saper gestire l’intero arco dei novanta minuti, leggendo i momenti chiave in una gara. L’impegno però non è mai mancato, nemmeno contro la Spal, ora c’è il Monza per provare a sovvertire ancora i pronostici.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 29 novembre 2021 alle 10:30
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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