29 giugno 2017, 30 novembre 2021: le due date che hanno cambiato la storia recente del Catanzaro. Nell'estate del 2017 la famiglia Noto rileva le quote di maggioranza dell'Us Catanzaro, sei anni dopo il coronamento di un percorso lungo, faticoso, meritato, con la promozione in cadetteria. Il 30 novembre 2021, Vincenzo Vivarini subentra a Antonio Calabro in panchina e la storia comincia a riscriversi.
Tassello dopo tassello, mattone dopo mattone, la famiglia Noto, ha costruito un modello, che sei anni dopo ha ampiamente dimostrato di essere vincente. La capacità di non lasciare ma di raddoppiare, guardando oltre nella scorsa sessione di calciomercato, costruendo piuttosto che distruggendo, puntellando in questa stagione senza rivoluzionare, è la capacità di guardare oltre, di sognare in grande, di farsi trascinare dai propri sogni, anche nei momenti di grande delusione. Questa Serie B è frutto della programmazione, quella con la P maiuscola, di tutto questo processo fanno parte le scelte del dg Foresti e del DS Magalini, una programmazione continua, e che non si ferma proprio adesso.
E poi c'è il condottiero di questa orchestra perfetta. Il lunedì precedente alla sua nomina Vivarini tesseva le lodi della rosa del Catanzaro all'interno di Turnover su Esperia TV, condotta dal sottoscritto, e nonostante qualche incidente di percorso di troppo e avendo una visione chiara di ciò che sarebbe poi successo. Il resto è storia recente, Vincenzo Vivarini ha dimostrato di essere un fine stratega. Non rivoluzionando totalmente il lavoro di Antonio Calabro, migliorandolo, plasmandolo poi a sua immagine e somiglianza. Il Catanzaro di questa stagione è una delle migliori espressione di calcio degli ultimi dieci anni, una macchina perfetta, forte psicologicamente e mentalmente, che ha saputo vincere e convincere. È il capolavoro di Vincenzo Vivarini.
Il gruppo è sempre stato conscio di quello che poteva accadere, da capitan Martinelli, alla saracinesca Fulignati, alle geometrie di Ghion, al fuoriclasse Vandeputte. Ma questa promozione è la scommessa vinta a suon di gol da Pietro Iemmello, lui ha voluto il Catanzaro, il Catanzaro ha voluto lui, e ne è diventato il perno e simbolo nell'annata dei record. Tutti i tasselli al posto giusto, giornata dopo giornata. Di questo successo ne sarebbe molto contento il nostro amico prematuramente scomparso Jano La Ferla che starà senza dubbio gioiendo da lassù per il ritorno nel grande calcio del Catanzaro.
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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