Con la salvezza ottenuta dal Cosenza per mano di Mister Occhiuzzi ed un gruppo solido che è stato capace di inanellare una serie di risultati utili nelle ultime partite e la promozione conquistata dalla Reggina che ha battuto ogni record in LegaPro,tornerà in B il derby tra le due compagini che non si incontrano in cadetteria dalla stagione 2001/2002. Quell’anno,terminato con la promozione in A degli amaranto e la salvezza dei lupi,il bilancio fu di due vittorie per la Reggina,entrambe per 1-0 con marcature di Bogdani nella gara d’andata e Jiranek nella gara di ritorno.

Il derby calabrese,oltre ad aver regalato emozioni da entrambi i lati e per entrambe le tifoserie,ha anche fatto da teatro calcistico a grandi calciatori che hanno acceso questi match,oltre ai cuori delle due tifoserie,che ardono e vivono di calcio già nel loro DNA.

Uno dei calciatori più rappresentativi,presente negli ultimi due derby in B e che ha militato in entrambe le compagini è stato Gianluca Savoldi.

Gianluca Savoldi,classe ‘75 da Gorlago(Bergamo),figlio di Beppe Savoldi e nipote di Gianluigi ,entrambi calciatori tra gli anni sessanta e ottanta.Punta classica dal repertorio completo essendo sia potente col suo sinistro,che veloce,ma anche tecnico e duttile,adattandosi sia ad i moduli ad una punta facendo reparto da solo ma anche in tandem.

Al Cosenza nella stagione 2000/2001,quella di Mutti in panchina e un ottavo posizionamento in classifica,annata che forse avrebbe dovuto dare qualcosa in più per quello che ha espresso la compagine rossoblù,un cammino da promozione con un reparto offensivo da Serie A,quella sconfitta col Chievo di Del Neri che forse ha tagliato le gambe ad un gruppo che annoverava gente come Lentini, Pisano, Guidoni,lo stesso Savoldi e  Zampagna, sostenuti da centrocampisti quali Altomare, Strada, Valoti e una difesa retta da Parisi, De Angelis, Silvestri e Paschetta ed in panchina,curiosità che stuzzica gli animi dei tifosi cosentini,il portiere Alessandro Occhiuzzi,cugino dell’attuale allenatore rossoblu.La società cosentina valorizzò il mancino bolognese esploso l’anno prima al Pisa con 11 goal in 32 presenze.

La stagione successiva la punta mancina venne prelevata dalla Reggina appena retrocessa dopo lo spareggio contro l’Hellas Verona per far coppia con Dionigi e giocarsi un posto con Erijon Bogdani,concorrenza costruttiva che fruttò la serie A alla Reggina e 15 goal totali a Savoldi,tra cui l’indimenticabile goal al “San Paolo” contro il Napoli ,che valse l’1-1 finale ed un punto d’oro per la Reggina in uno stadio da incubo come quello napoletano.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 10 settembre 2020 alle 15:57
Autore: Luigi Martino
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