In esclusiva ai nostri microfoni, Luigi Simoni, ex leggendario estremo difensore del Cosenza degli anni ottanta targata Bruno Giorgi. Ancora oggi, Simoni, mantiene un forte legame con la piazza di Cosenza, che ricambia con tanto affetto e stima nei suoi riguardi. L’ex portiere rossoblu, ha fatto delle importanti considerazioni sulla situazione attuale del Cosenza, ormai in procinto di essere riammessa in Serie B, ma che non basterà per poter ricucire il rapporto tra il presidente Guarascio e la tifoseria.

Ciao Gigi, ormai è imminente la riammissione del Cosenza in Serie B. Secondo te basterà per ricucire il rapporto tra la tifoseria e il presidente Guarascio?

“La tifoseria è esasperata, la riammissione del Cosenza in Serie B mi dà una grande gioia, ma non basterà per poter ricucire il rapporto tra Guarascio e la tifoseria. In questi anni si è creata troppa distanza tra società e tifosi, questo non va bene, soprattutto per la passione e l’amore che la gente manifesta per la propria squadra del cuore. Lui dovrebbe passare la mano, la fortuna non gli sorride sempre, nel calcio serve programmazione e investimenti oculati”.

Riammissione a parte, il Cosenza ad oggi ha una rosa da dover ricostruire interamente e per giunta senza allenatore. Il tempo non è molto, come potranno i rossoblu affrontare la nuova stagione?

“Voglio credere che Guarascio abbia un piano pronto e bloccato dei giocatori da mettere sotto contratto, ma se non fosse così è chiaro che sarebbe un grosso problema, considerando il poco tempo a disposizione. Purtroppo questa proprietà va avanti per la sua strada, fregandosene di tutto il resto e non facendo mai tesoro dei propri errori commessi. Mi auguro per il bene del Cosenza, che la prossima stagione possa regalare molte più soddisfazioni di quella passata”.

La società rossoblù, ha da poco ufficializzato il nuovo direttore sportivo facendogli firmare un contratto annuale, che progetto tecnico si può avviare in queste condizioni?

“Questo dimostra ancora una volta la mancanza di programmazione, poi crede che ogni anno può trovare le soluzioni nel mercato di gennaio, ma abbiamo visto come quest’anno  gli è andata male prendendo giocatori fuori forma e reduci da gravi infortuni, non aiutando di conseguenza l’operato di Occhiuzzi e di conseguenza a salvare la squadra. Il settore giovanile è praticamente inesistente, quando negli anni passati il Cosenza aveva sfornato tanti giovani che poi hanno fatto carriere importanti.  A Cosenza ci sono tante persone competenti e preparate, che avrebbero fatto la fortuna di questa società, ma il presidente ha creato inspiegabilmente  questo muro anche con il passato che non fa bene a nessuno”.

Sezione: Primo piano / Data: Ven 23 luglio 2021 alle 12:11
Autore: Rocco Calandruccio
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