Il calcio e' fermo e in potrebbe essere dato stato d'emergenza sanitaria che vive il paese: in esclusiva ai nostri microfoni l'agente e avvocato Jano La Ferla, ha fatto il punto su ciò che potrebbe accadere, tornando anche sul calcio giocato:

Il Corona Virus tocca anche il calcio. Si poteva agire prima?
''Credo che, in generale, ci sia stato un periodo in cui si è sottovalutata la situazione. Anche se col senno di poi, magari bloccare tutto una settimana/dieci giorni prima, avrebbe potuto arginare la diffusione del virus. E questo non è riferito solo al calcio. Adesso, l’augurio è che prima possibile si ritorni ad una situazione di normalità, che tutta la nazione possa pian piano ripartire e che anche i campionati, come è giusto che sia, possano arrivare a compimento, cosa secondo me resa ancora più fattibile dopo l’ormai certo rinvio di Euro2020''.

La Lega di Serie C si interroga sul futuro. Quale soluzione si adotterà?
''Con riferimento alla sospensione causata dal coronavirus ed alle possibili soluzioni, credo che adesso bisognerà prima attendere le decisioni intraprese dall’Uefa e poi adottare quelle interne. 
In ogni caso, la lega di SerieC potrebbe sfruttare questo momento per studiare e mettere in pratica qualche riforma, a mio parere necessaria. Secondo me, come nella vita, a volte bisognerebbe avere l’umiltà di ammettere degli errori e rivedere delle scelte rivelatesi sbagliate.  
La cancellazione della C2 che era la quarta serie professionistica ha portato delle conseguenze devastanti che non si possono non voler ammettere, così come l’inserimento fulmineo delle squadreB, accolto solo dalla Juventus non ha portato alcunché, se non una squadra che, senza stadio, pubblico e tifoseria e senza alcun motivo e merito, disputa il campionato di serieC. 
Basterebbe poco, ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire..''..

Ritornando al calcio giocato per attimo, quale delle calabresi l’ha sorpresa maggiormente?
''La stagione condotta dalla Reggina, rende troppo  semplice la risposta. Dalla prima giornata ha sciorinato quel gioco solido tipico della squadra vincente, mettendo in mostra una difesa granitica, un centrocampo pieno di qualità e quantità, ed un attacco capace di alternare i bomber di partita in partita. Insomma, un mix di successo, messo su sapientemente dal Ds Taibi e da Mister Toscano che ha strameritato quel primo posto che ha difeso, a denti stretti ma senza mai andare in sofferenza, dalla corazzata Bari. 
Un peccato, invece, questa sosta per il Crotone, che viveva un ottimo momento di gioco e risultati, che lo ha portato al secondo posto in graduatoria, e, che comunque lo proietta ad un immediato e clamoroso ritorno nella massima serie. Sappiamo che la B è lunga, ma gli squali del presidente Vrenna saranno in grado di giocarsi da protagonisti il ritorno nell’Olimpo del calcio''.

Invece in D, da chi si aspettava qualcosa in più? 
''Nelle ultime due stagioni, complici gli “ospiti illustri” Bari nella scorsa stagione e Palermo in questa, il girone I della serie D ha avuto sì più prestigio, ma certamente meno equilibrio nella lotta al vertice. 
Quindi, in alcuni casi credo sia stata anche una scelta societaria, essendovi solo una promozione, non sostenere spese folli ma programmare una salvezza tranquilla e lanciare magari qualche giovane. 
In questa ottica, credo che se le squadre calabresi in lotta riuscissero a centrare l’obiettivo salvezza, sarebbe comunque una stagione positiva. Dispiace molto, invece, per la Palmese, reduce dal miracolo della scorsa stagione, che quest’anno è stata molto sfortunata sin dalle prime giornate''.

Sezione: Primo piano / Data: Sab 14 marzo 2020 alle 13:00
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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