In esclusiva ai nostri microfoni, Pasquale De Vincenzo, ex centrocampista degli anni  novanta di Catanzaro e Reggina, dove fece bene in entrambe le piazze. L’ esperienze vissute da calciatore in Calabria, hanno consentito a De Vincenzo di poter fare una carriera importante, che l’ha visto per diversi anni protagonista in Serie A con il Foggia di Zdenek Zeman. A distanza di tanti anni, l’ex centrocampista barese, ricorda con piacere gli anni vissuti in giallorosso e in amaranto. Per finire, parole di elogio nei riguardi del neo diesse del Crotone, Giuseppe Di Bari, suo ex compagno di squadra ai tempi del Foggia.

Ciao Pasquale, che ricordi conservi di quegli anni in Calabria che ti hanno visto vestire le maglie di Catanzaro e Reggina?

“Sono state esperienze importanti e significative. Arrivai a Catanzaro giovanissimo, dopo aver fatto la trafila nel settore giovanile dell’Inter, perciò si trattava del mio esordio tra i professionisti. Furono tre anni belli, c’era una società forte capitanata dal presidente Albano e ancora giocavano giocatori esperti come Palanca e Nicolini, i quali erano dei punti di riferimento per un giovane come me. Peccato per la retrocessione in Serie C1, ma ad un certo punto avevo bisogno di cambiare aria per ritrovare nuovi stimoli. Resta il fatto che a Catanzaro mi sono trovato benissimo, in una piazza importante e ricordo con piacere il calore della gente.  A Catanzaro poi è nato il mio primo figlio, quindi ha rappresentato tanto per me anche a livello umano. Dal Catanzaro passai alla Reggina, sempre in Serie C1, riuscimmo a centrare la salvezza. Ricordo con piacere il goal che misi a segno al vecchio Comunale contro il Perugia, fui poi travolto dai compagni, ma sapevo l’importanza di quella rete che valse poi la permanenza in categoria. Bei ricordi a Reggio Calabria,  per me rappresentò una tappa fondamentale per la mia carriera, visto che dopo quella stagione approdai in Serie A al Foggia di Zeman. A Foggia quattro anni importanti, per poi tornare nuovamente alla Reggina, dove rimasi per due stagioni in Serie B mettendo a disposizione la mia esperienza e contribuendo insieme ai miei compagni a far un buon campionato”.

Piccola curiosità, facendo riferimento al tuo goal nella sfida con il Perugia, ma davvero quella tua conclusione bucò la rete della porta difesa da Vinti?

“Ricordo solo che quel goal fu fondamentale per la salvezza della Reggina e poi mi vidi travolto dai miei compagni che gioivano insieme a tutto il pubblico. E’ vero che si parlava di questa cosa, ma forse c’era qualche buco nella rete o era compromessa, non credo che il mio tiro abbia causato un danno simile (ride)”.

Catanzaro e Reggina, oggi sono in Serie B, ma vivono al momento situazioni diverse. I giallorossi ritrovano la cadetteria dopo diversi anni, mentre gli amaranto sono alle prese con vicende extra calcistiche per cercare di rimanere nel professionismo. Da lontano che idea ti sei fatto su queste due tue ex squadre?

“Il Catanzaro fa piacere rivederlo in Serie B, è una piazza importante e sono certo che farà bene. Lo scorso anno hanno fatto una cavalcata straordinaria, perciò questo traguardo premia la società e la passione dei tifosi giallorossi. La Reggina mi auguro possa superare questo momento difficile, la gente merita tanto per l’entusiasmo e l’amore che provano per i colori amaranto. Faccio davvero i miei migliori auguri alla Reggio Calabria calcistica. Catanzaro e Reggio, sono due piazze importanti, meritano entrambe di arrivare sempre più in alto”.

Nei tuoi anni a Foggia, hai giocato insieme a Giuseppe Di Bari,  da poco il nuovo direttore sportivo del Crotone. Credi che possa fare bene in una piazza come quella pitagorica, che punta a tornare in cadetteria?

“Con Giuseppe ci sentiamo spesso, ritengo che abbia pienamente le carte in regola per far bene in una piazza importante come quella di Crotone. Di Bari è un uomo del Sud, inoltre conosce bene il girone meridionale della Lega Pro, perciò la società a mio avviso ha fatto un’ottima scelta. Auguri al mio amico Di Bari e al Crotone”.

Parliamo di te, cosa fa oggi Pasquale De Vincenzo?

“Dopo aver allenato in alcuni settori giovanili mi sono trasferito da qualche anno a Milano, dove ci sono i miei figli e collaboro con diverse agenzie immobiliari. Per il resto vado spesso in giro per i campi, seguo partite, poi se dovesse presentarsi l’occasione di rientrare nel mondo del calcio e ci fossero le giuste condizioni non mi tirerei di certo indietro”.

Sezione: Primo piano / Data: Gio 06 luglio 2023 alle 18:03
Autore: Rocco Calandruccio
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