In un'intervista ai microfoni di Esperia TV, Gaetano Fontana - ex calciatore ed attuale allenatore, già tecnico del Cosenza ed ex giocatore di Catanzaro e Reggina, catanzarese doc - ha condiviso il suo punto di vista sull’avvio di stagione del Catanzaro, affidato quest’anno a mister Alberto Aquilani. Spazio anche alle sue riflessioni sul sorprendente inizio del Cosenza e sull’organizzazione del Crotone di Emilio Longo:

Aquilani, le aspettative iniziali e la necessità di pazienza in un contesto rinnovato: “Le aspettative erano tante. Quando è stato presentato Aquilani a Catanzaro, ci si aspettava un campionato diverso, anche perché lui ha nelle corde le conoscenze di un calcio moderno, palleggiato, ragionato, cosa che in questo momento sta facendo fatica a fare vedere insieme ai suoi ragazzi. È ovvio che la piazza di Catanzaro si aspettava un inizio di campionato diverso. L'anno scorso il campionato è iniziato un po' in sordina, forse si è fatto un punto in più rispetto a quest'anno, non era un Catanzaro brillante. L'augurio è che ci si possa riprendere e che Aquilani possa trovare le giuste dimensioni di questa squadra che è stata ringiovanita, con tanti ragazzi che si affacciano per la prima volta al campionato di Serie B”.

Catanzaro, focus tecnico: “Io credo che non è il sistema di gioco che ti fa spostare gli equilibri. Oggi si parla più di strutture di gioco e il Catanzaro era abituato a cambiare in corsa anche il tipo di struttura di gioco. Da qui nascevano i numeri di quei centrocampisti che riuscivano ad arrivare con una certa facilità in area di rigore, contribuendo anche alla fase realizzativa. Quello che sto vendendo è che manca un'idea comune che possa esaltare le qualità individuali. Si tratta solo di trovare quei giusti equilibri per fare andare bene sia l'intera squadra, ma anche il singolo individuo. È vero che non sono stati fatti grandissimi risultati ma ho notato che le prestazioni all'interno della stessa partita cambiano, è evidente che qualcosa c'è. Mi auguro sempre che il Catanzaro possa ritornare ad essere quella squadra che ero abituato a vedere quando ero ragazzino. È ovvio che quando cambi guida tecnica ci vuole tempo per plasmare il tutto”.

Il percorso tecnico avviato dal Catanzaro ed il lavoro di Aquilani: “Credo che l'idea della società, ormai da anni, sia quella di portare avanti un discorso tecnico fatto di un calcio ragionato, propositivo. Aquilani ha iniziato la carriera facendo vedere queste caratteristiche, ci si aspettava che il connubio fosse quello vincente. In questo momento c'è qualche difficoltà, anch'io pensavo che l'inizio sarebbe stato diverso. Tutto è recuperabile e mi auguro che il Catanzaro possa risalire al più presto“.

Il ruolo della società: “Una società che ha un’identità precisa e sa quello che vuole, sa anche che il successo passa attraverso momenti difficili. Ed è proprio in quei momenti che bisogna dimostrare coerenza e fedeltà ai propri progetti. Quando hai scelto un allenatore e ne condividi la metodologia, è giusto supportarlo, soprattutto nei momenti complicati. E mi pare evidente che la società del Catanzaro stia facendo da scudo. È una società che, negli ultimi anni, ha sempre fatto vedere cose in maniera propositiva”.

Sul Cosenza: “Il Cosenza è una piacevolissima sorpresa, vista anche l'estate travagliata. Nessuno credo si aspettava un impatto così al campionato. La vittoria di domenica è una vittoria molto convincente: il Cosenza è una squadra che può dire la sua fino alla fine e che può insidiare le altre”.

Sul Crotone: “A me piace molto Longo per come fa giocare le sue squadre. Il Crotone, rispetto alle altre squadre, quest'anno ha ridimensionato un po', ma resta una squadra ben organizzata, capace di proporre calcio su qualsiasi campo”.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 07 ottobre 2025 alle 20:52
Autore: Rosario Cardile
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