Le statistiche fanno più male, forse, di veder giocare la Reggina. Sei sconfitte nelle ultime sette partite. In totale sono addirittura 12 gli insuccessi in stagione. Un rendimento esattamente opposto al girone d’andata in un’involuzione gigantesca quanto clamorosa. Ultima puntata? Il Parma, vincente 0-1 al Granillo.

Primo tempo estremamente equilibrato, con potenziali occasioni da gol da parte di entrambe le squadre e buone trame di gioco sviluppate in mezzo al campo. La Reggina arriva anche a colpire un palo al 33’ con Strelec da cross dalla destra di Rivas. Tutto fermo, però, per fuorigioco. Il Parma risponde al 34’ da calcio d’angolo di Man, dove in mischia spunta Circati che colpisce di testa a botta si cura. A chiudere la porta in faccia all’ultimo istante buono ci pesa un reattivo Colombi.

La storia si ripete senza grandi cambiamenti nella ripresa, in cui il canovaccio della partita ci presenta ancora una volta una sfida quasi alla pari. Fino al 68’, quando è il Parma a sbloccarsi. Sulla fascia destra Camara e Ansaldi lavorano un buon pallone fino al cross dell’argentino teso in mezzo all’area, lì dove si fionda Vazquez che da pochi passi spinge in rete. Per il restante tempo sul cronometro, Menez e compagni non hanno la forza fisica e mentale per attaccare con incisività, rassegnandosi all’epilogo.

Ancora una volta la Reggina pecca in avanti, dove non può bastare il dinamismo di Menez e qualche inserimento di Fabbian. Scene viste e riviste che andavano bene solo nel girone d’andata, dove l’imprevedibilità amaranto la faceva da padrone, mentre adesso non c’è stato nessun tipo di sviluppo tattico. La parola chiave è proprio il contrario: prevedibilità. Subire gol e perdere partite è solo la naturale conseguenza. Non creando un gioco realmente efficace e dovendo affrontare una squadra di alto livello, nella migliore delle ipotesi pareggi e oggi non è stato questo il caso. La crisi persistente e profonda sembra ormai di casa in quel di Reggio Calabria.

Sezione: Primo piano / Data: Sab 04 marzo 2023 alle 18:06
Autore: Paolo Messina
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