Avrebbe compiuto oggi 57 anni Gigi Marulla, icona del calcio calabrese. Quasi un terzo della sua vita l'ha passato lavorando per il Cosenza, prima da calciatore e poi da allenatore.

Nato a Stilo, l'attaccante si mette in mostra nel settore giovanile dell'Acireale, che nel 1979 lo aggrega anche alla prima squadra. In due stagioni in D col club siciliano segna 9 gol in 30 partite. Per lui si aprono le porte della Serie A, ma con la maglia dell'Avellino non ha la possibilità di esordire. Nel 1982 inizia la sua prima esperienza al Cosenza: in tre anni sono 28 i gol, spalmati in 84 partite. Nel 1983 vince il Trofeo Anglo-italiano, mentre nel 1984-85 vince anche la classifica capocannonieri del girone B di Serie C1. Dal 1985 al 1989 resta lontano dalla Calabria, giocando prima al Genoa e poi all'Avellino, per un totale di 33 gol in 130 partite nei suoi primi anni in B. Nell'estate del 1989 torna al Cosenza, questa volta in Serie B. Marulla diventa una bandiera del club rossoblù, che mantiene in serie cadetta per 8 stagioni con 61 gol in 246 partite, portando il suo bottino complessivo con il Cosenza a 330 presenze e 89 reti. Con la retrocessione del Cosenza, avvenuta nel 1997, passa ad un'altra squadra calabrese: il Castrovillari, in C2. Chiude la carriera da giocatore realizzando 28 gol in 53 partite coi rossoneri.

Anche da allenatore resta legato al Cosenza, guidando la Primavera. Dal 2004 al 2006 allena anche la prima squadra. Successivamente fa il vice a Gallipoli e allena la Vigor Lamezia, prima di tornare nuovamente a Cosenza, alla guida della Berretti.

Dopo la sua scomparsa, il Cosenza gli dedica lo stadio, che dal 2015 si chiama San Vito-Gigi Marulla.

Sezione: Primo piano / Data: Lun 20 aprile 2020 alle 10:19
Autore: Adelmo Maria Pagliuca / Twitter: @adelmopagliuca
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