Era arrivato in sordina, ma le premesse di un ottimo lavoro si erano intraviste da subito. Calcio verticale, senza rivoluzioni, ma a poco poco plasmarla a sua immagine e somiglianza, la prima stagione di Vincenzo Vivarini termina con un secondo posto, il secondo di fila per le Aquile, ma ottenuto in maniera diversa, non rincorsa, ma per meriti complessivamente accumulati nella seconda parte della stagione. I play-off persi contro il Padova hanno paradossalmente rappresentato la svolta.

La forza della società che ha deciso di non cambiare, aggiungendo pedine preziose e confermando il proprio condottiero. Il Catanzaro è una macchina perfetta, gioca a memoria, in verticale, prepara psicologicamente in maniera impeccabile i match, non sbagliando mai l'approccio. Nonostante i numeri confortanti, Vivarini invita tutti alla calma, al non esaltarsi, pur facendo leggere tra le righe una sana consapevolezza dei propri mezzi. Le Aquile sanno di essere favorite per la corsa finale, grazie all'arma in più: la programmazione. Umile, equilibrato e vincente, il Catanzaro si gode il suo condottiero...

Sezione: Primo piano / Data: Mar 29 novembre 2022 alle 12:18
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
vedi letture
Print