A seguito della sentenza espressa dalla Corte d'Appello sulla Reggina 1914, riceviamo e pubblichiamo il pensiero di un tifoso amaranto .

"L'hanno lasciata morire, così, in totale agonia, dopo averla umiliata, violentata e uccisa nel peggiore dei modi. Tutto ebbe inizio nel gennaio del 2019 quando a Reggio ci fu l'invasione di cialtroni e ladruncoli, i quali a turno si presero gioco di una città, di una gloriosa storia, di una tradizione ultracentenaria, con la complicità di una politica debole, una parte di stampa accomodante e servile , una tifoseria credulona, alla quale vorremmo chiedere se ha imparato o meno la lezione. Oggi piangiamo una morte preannunciata, quella della Reggina 1914, lasciata al suo tragico destino, senza provare a salvarla, lasciata lì da chi aveva promesso di difenderla e farla tornare grande, invece questi "signori" in maniera strategica l'hanno distrutta, per poi sparire da veri codardi quali sono.

Adesso cosa accadrà? Bella domanda. Viviamo un presente per nulla esaltante, un futuro piuttosto incerto, considerato che ad oggi nessuno è in grado di dare le dovute garanzie ad una piazza come Reggio, che vive uno dei suoi momenti più difficili della sua storia sotto diversi aspetti. L'augurio è che dopo questo tsunami possa risorgere il sole sulla Reggio Calabria calcistica e non solo, perché ad oggi tutti noi stiamo continuando a leccarci le tante ferite inflitte da chi non ha avuto amore e rispetto nei confronti di una passione tramandata da generazioni e generazioni, di una fede chiamata REGGINA 1914".

Francesco, un tifoso amaranto

Sezione: Reggina / Data: Lun 25 marzo 2024 alle 15:15
Autore: Rocco Calandruccio
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