Si torna a pensare solamente al campo, una nuova sessione di calciomercato è andata in archivio, con trattative pronte a scrivere nuove pagine di storia, colpi rimasti in canna, e prospettive che possono cambiare. Il mondo del mercato per chi lo vive intensamente accende, spegne, entusiasma, appassiona, fa tutto parte di un frullatore che appena finisce ti riporta alla realtà, alle vittorie o alle sconfitte, ma ora proviamo a fare un bilancio, il più obiettivo possibile, secondo le nostre idee, opinabili più che mai, ma che restano nostre senza condizionamenti:

Catanzaro 7: mercato fatto con intelligenza, figlio di competenza dirigenziale. Mantenuta l'ossatura di squadra, rinforzata anche in questo caso con tanti giovani di prospettiva, e il botto Donnarumma su tutti. Vivarini saprà fare parlare il campo, in questo è maestro, ma la società ha dimostrato ancora una volta di essere solida e vogliosa di costruire qualcosa di importante.

Cosenza 8: passiamo dai 4,5 e 5, ad un mercato clamoroso. Non potremo mai sapere dove questa squadra può arrivare, ma possiamo evidenziare come sia cambiato tutto. Il Cosenza ha lavorato per tempo, alzando il budget, scegliendo un allenatore di categoria, con calciatori pronti e calciatori di talento. Canotto, Forte, Tutino fino ad una sessione fa sembrava utopia, ora sono realtà, la piazza è autorizzata a sognare.

Crotone 6,5: i pitagorici si sono presi un grande rischio, ripartire quasi totalmente da zero, con una strategia nuova, prima alle cessioni, che hanno bloccato il mercato, e che sono state effettuate quasi tutte, poi il mercato in entrata, scommesse, certezze come D'Errico. Il Crotone è tornato a fare il Crotone, certo non è sulla carta la squadra più forte del campionato, ma la storia insegna che non sempre i più forti in fase di partenza vincono.

Un cenno non possiamo non farlo alla Reggina, ci sarebbe piaciuto promuovere e o bocciare l'operato di Massimo Taibi, che nei saloni dello Sheraton c'era, quasi a non voler abbandonare l'idea di rinforzare la sua Reggina. Tutti sbagliamo, ma lui ha lottato fino in fondo come un leone, e' stato un uomo vero. La storia non si cancella, ma il calcio è cambiato, basta faccendieri, la banalità rispecchia ciò che serve: la Reggina ha bisogno di gente seria, di uomini di spessore, e non di parole, parole e parole..

Sezione: Primo piano / Data: Sab 02 settembre 2023 alle 12:26
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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