La Serie B ritorna dopo la pausa natalizia e per la Reggina bisogna digerire una sconfitta francamente ingiusta. La Spal, mai realmente pericolosa sotto porta, esce dal Granillo con un gol (anzi autogol) e tre punti. Minimo sforzo, massimo risultato. Ma per gli amaranto il tutto risuona come una beffa e una sorta di ingiustizia puramente sportiva. Il migliore in campo è Alfonso, il portiere degli estensi. Questo non spiega tutto, ma quasi.
Partita cominciata a ritmi serrati, ma bloccata da un generale equilibrio. Servono una serie di minuti per carburare e a farlo è la Reggina. Al 20’ la prima azione da gol è marchiata dal classico inserimento dell’Inzaghi pensiero. Cross di Bouah dalla destra, a pescare lo stacco di testa di Fabbian. Pallone insidioso, indirizzato verso il secondo palo, ma uno splendido tuffo di Alfonso cancella tutto. Sfiora la rete anche Menez al 35’ quando dal limite dell’area impegna in un’altra gran parata il portiere della Spal.
La contesa si fa ancor più equilibrata in una ripresa dove le azioni da gol scarseggiano e il centrocampo si fa preferire come zona di giro palla prevalente per entrambe le squadre. La svolta arriva al 65’ quando da calcio d’angolo per la Spal si sblocca il risultato. È un colpo di testa sfortunato di Gagliolo a materializzare il più beffardo degli autogol.
La Reggina non ci sta e aumenta il ritmo in attacco. Canotto, entrato dalla panchina, ha voglia di incidere. Al 69’ è lui a seminare il panico in area di rigore, quando viene atterrato da un difensore. Inizialmente per l’arbitro è calcio di rigore, ma una successiva revisione al Var fa cambiare decisione al signor Perenzoni di Rovereto. Tutto da rifare. Non è evidentemente giornata per Canotto che al 77’ di testa sfiora l’incrocio dei pali. Lo sfiora e non lo colpisce non per mancanza di precisione ma per una parata strepitosa di Alfonso. Estremo difensore biancazzurro nettamente il migliore in campo e lo dimostra anche all’88’ quando salva sulla linea un colpo di testa di Santander. In pieno recupero la beffa è completa. Altro pallone bloccato sulla linea della porta estense. Loiacono dall’area piccola va a botta sicura di destro, ma un difensore ferma il tutto sul più bello.
Primo tempo non esaltante, certamente non da Reggina al meglio delle sue potenzialità. Il meglio si vede nel secondo tempo, quando gli amaranto vengono scossi dall’autogol di Gagliolo. Da lì in poi parte un assedio costante, che solo miracoli del portiere in stato di grazia e conclusioni salvate sulla linea dicono no ai calabresi, che almeno il pari – seppur magra consolazione – l’avrebbero meritato. Giocando con la grinta e la determinazione dell’ultima mezzora di gara, però, i risultati e le vittorie non tarderanno ad arrivare.
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