Una Reggina solida e determinata sgambetta il Lecce dell'ex tecnico Baroni. Sorpresi i pugliesi convinti di trovare una squadra molle e con la testa già in vacanza. La formazione mandata in campo da Stellone interpreta alla perfezione i dettami tattici voluti dal proprio allenatore imbottigliando il tridente Coda, Strefezza, Di Mariano - secondo attacco del campionato con 55 gol - e non dando sfogo alla manovra sugli esterni. Reggina che si rende pericolosa in più occasioni con i tentativi di Cionek, tra i migliori insieme a Folorunsho, e Lombardi ben parati da Gabriel. Match-winner dell'incontro Folorunsho nei minuti di recupero del primo tempo, che da posizione ravvicinata deposita in rete sulla respinta dell'estremo difensore salentino dopo una conclusione di Kupisz. Per il Lecce Coda prova, senza fortuna, a sorprendere Turati dai venticinque metri. Baroni corre ai ripari inserendo Asencio e Ragusa. Gli ospiti sfiorano il pari in avvio di ripresa con la traversa colpita da Strefezza, da posizione defilata. Per la Reggina una vittoria di prestigio che aumenta i i rimpianti per un finale di stagione che avrebbe potuto assumere risvolti diversi. Da segnalare come l'undici di Baroni si è reso protagonista di un gesto all'opposto col fairplay, non restituendo il pallone messo fuori dagli amaranto per soccorrere un compagno. Episodio che ha scatenato i fischi dei pochi presenti sugli spalti e sul quale il tecnico leccese ha preferito non commentare nelle interviste post gara. 

TOP
CIONEK - prova sontuosa del centrale amaranto che annulla Coda e Strefezza, di certo, non gli ultimi arrivati. Attento, preciso guida la difesa amaranto, oggi in grande spolvero. Un muro.
FOLORUNSHO - match winner e protagonista di un'altra prestazione di sostanza. Baroni lo avrebbe voluto dalla sua parte. Letale.
FLOP 
CODA - era considerato il pericolo numero uno dell'attacco leccese. La difesa amaranto lo ha disinnescato rendendolo protagonista di una prova incolore. Sbiadito.

Sezione: Reggina / Data: Lun 18 aprile 2022 alle 21:18
Autore: Antonio Spina
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