L’ex allenatore e giocatore del Cosenza, ed ex calciatore del Catanzaro, Stefano De Angelis, è intervenuto ai microfoni di Esperia TV per commentare l’andamento delle squadre calabresi. Tra analisi tecniche e riflessioni personali, De Angelis ha elogiato il gioco del Cosenza di Buscè, sottolineando anche però le varie difficoltà. Spazio poi ai complimenti per Longo e il suo Crotone ed un pensiero sul Catanzaro:

La sconfitta del Cosenza contro l'Atalanta U23: “Penso che neanche il più ottimista tra tifosi ed addetti ai lavori avrebbe immaginato che il Cosenza, prima della partita contro l’Atalanta U23, potesse trovarsi a lottare per le prime due o tre posizioni. Io però mi diverto a vedere il Cosenza: propone un calcio divertente e brillante. Contro l’Atalanta U23 è stata una giornata storta, ma sono convinto che da qui in avanti la squadra continuerà a far parlare di sé”.

La rosa del Cosenza ed i crampi di Caporale: “È chiaro che la rosa sia corta in alcune zone del campo. Alcuni giocatori soffrono di crampi, ma non sempre è una questione di preparazione atletica: ci sono calciatori che, per caratteristiche personali, ne sono più soggetti, anche correndo meno di altri. Per quanto riguarda Caporale, sappiamo che in passato è stato un po’ contestato dalla piazza per un rendimento non eccezionale; oggi però sta disputando un ottimo campionato. È possibile che anche il fattore mentale incida: sa di dover dimostrare ogni domenica il proprio valore, e questo può pesare durante la partita”.

Le scelte di Buscè e la mentalità della squadra: “Credo che qualunque allenatore, vedendo l'andamento della classifica e delle prestazioni del Cosenza, avrebbe provato a vincere quella partita. Buscè e il suo staff hanno fatto bene a crederci fino alla fine: a volte può andare bene, a volte meno, ma è giusto provarci”.

Il peso della maglia del Cosenza e l'assenza del pubblico: “La maglia del Cosenza pesa, come tante maglie del Sud Italia. Probabilmente i pensieri dei tifosi oggi sono rivolti anche ad altre situazioni, non tecnico-tattiche. Però è una maglia che pesa davvero, soprattutto quando al Marulla ci sono quei 10-15 mila spettatori che purtroppo adesso mancano: la loro presenza sarebbe un’arma in più”.

Il rapporto tra tifoseria e società: “Ci sono dinamiche interne tra tifoseria e società che dall’esterno è difficile giudicare. Sappiamo dei rapporti non sereni tra la tifoseria ed il presidente Guarascio. So che recentemente c’è stato un incontro tra i tifosi e il presidente per provare a chiarire alcune situazioni, ma non so se si sia arrivati a una soluzione definitiva”.

Continua De Angelis: “Conosco bene questa piazza: ho passato otto anni a Cosenza. I tifosi vogliono solo una cosa: vincere, fare bene. Ci sarà qualcosa che noi non sappiamo, ma spero si risolva presto per il bene di tutti”.

Sull'allenatore del Crotone Longo: “Longo è un ragazzo di un’intelligenza fuori dal comune, molto tranquillo. Ho notato una crescita enorme: se l’anno scorso il Crotone era più spregiudicato e affrontava ogni partita allo stesso modo, ora Longo adatta la tattica in base all’avversario. È un tecnico in grande crescita e credo sia destinato presto a fare il salto di categoria: se lo merita”.

Sul Catanzaro: “Il Catanzaro è una squadra giovane, rinnovata, che gioca un buon calcio ma paga l'inesperienza: i tre punti pesano più dei pareggi. Quest'anno penso che il primo successo sarà raggiungere la salvezza il prima possibile”.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 21:36
Autore: Rosario Cardile
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