Riprendono gli allenamenti al Sant'Agata. Anche se in maniera singolare, visto che la Reggina al momento non rappresenta un club normale. È più un'entità sospesa tra il nulla e il niente, con un piccolissimo e quasi impercettibile barlume di speranza legato al Consiglio di Stato del 29 agosto. Non c'è un proprietario e per questo bisogna ringraziare sarcasticamente Saladini prima e Ilari poi. Non c'è una dirigenza, i tesserati e i dipendenti sono senza stipendio. Insomma, non ci sono situazioni che permetto di definire “società” la Reggina. Eppure c'è chi ha deciso di non mollare e bisogna fargli onore. Si tratta di tutti i dipendenti del Sant'Agata e Massimo Taibi, al tempo direttore sportivo, adesso un tuttofare salvatore delle macerie che sono rimaste dopo la devastazione di chi era al comando. L'ex portiere ha riorganizzato gli allenamenti ripartiti nella giornata di ieri, richiamando i circa 20 tesserati di cui alcuni, però, si stanno guardando inevitabilmente intorno in cerca di una squadra con cui proseguire la propria carriera professionistica, senza il rischio di interromperla per colpa di altri. 

Taibi ha anche chiamato Nino Barillà ad allenarsi, lui che ha vissuto i momenti più belli suoi e della storia della Reggina, e che adesso darà una mano nel periodo più basso e deprimente. Coinvolto Ivan Franceschini per dirigere gli allenamenti, altro ex calciatore con esperienza ai massimi livelli della storia amaranto così come Barillà. Messo su anche uno staff tecnico e medico in grado di supportare il lavoro del gruppo squadra, allungato con qualche giocatore della Primavera, guidata lo scorso anno dallo stesso Franceschini. A tutti loro va il ringraziamento del popolo amaranto. Il resto, si fa fatica a parlarne ancora. In attesa di una proprietà - sulla quale si stanno muovendo nell'ombra diversi imprenditori e su cui vigilano ed interloquiscono anche le Istituzioni reggine di Comune e Città metropolitana - e di una sentenza che il 29 agosto scriverà la parola fine con penna rigorosamente indelebile sull’ultima pagina di questo pessimo libro chiamato "caso Reggina" che nessuno vorrà leggere. Serie B o baratro, non c’è via di mezzo. Ma ancora la fuori c'è qualcuno che prova a dare un briciolo di dignità alla povera Reggina.

Sezione: Reggina / Data: Gio 24 agosto 2023 alle 08:55
Autore: Paolo Messina
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