Sabato si concluderà una stagione anomala, estenuante e difficile, caratterizzata dal problema della pandemia che non ha risparmiato nessuno. A novanta minuti dal termine, l’unico verdetto da esprimere è quello per la promozione diretta in Lega Pro, con le due messinesi protagoniste di un testa a testa davvero avvincente. Per il resto i giochi sono fatti, soprattutto dopo le gare di recupero disputate ieri, valevoli per la 33a giornata, che hanno portato a dei verdetti quasi scontati nella lotta salvezza. In questo articolo andremo ad analizzare il campionato delle cinque formazioni calabresi, protagoniste di un cammino poco esaltante ad eccezione della matricola San Luca, brava a guadagnarsi con merito un posto ai play off, chiudendo in quarta posizione e opponendosi ottimamente al dominio delle siciliane.
San Luca: Iniziamo proprio dalla matricola giallorossa, che alla sua prima storica partecipazione al campionato di Serie D ha davvero sorpreso tutti, disputando una stagione al di sopra di ogni più rosea aspettativa. La formazione guidata dal duo Cozza-Canonico, ha raggiunto il traguardo dei play off attraverso il bel gioco, una grande organizzazione tattica e uno straordinario collettivo. Lo zoccolo duro ha fatto la differenza, oltre al prezioso contributo di tanti giovani interessanti che hanno dimostrato di poter ambire a livelli professionistici. I giallorossi nonostante la pandemia e le partenze di alcuni elementi importanti hanno comunque mantenuto una loro precisa identità, mantenendosi sempre nello zone nobili della classifica. La scalata del San Luca dalle categorie inferiori al semiprofessionismo, è figlia di una strategia societaria che con lungimiranza e competenza ha portato a dei risultati straordinari. Il raggiungimento dei play off, rappresenta per il San Luca e i suoi tifosi il giusto premio, per la passione e il lavoro svolto. A prescindere da come andranno questi i play off, il San Luca può vantare di aver centrato un qualcosa di storico, dando lustro e orgoglio all’intera Calabria.
Castrovillari: Il club rossonero rappresenta in questa categoria una delle tante nobili decadute, dalle quali ci saremmo attesi qualcosa in più. Nell’anno del centenario, i tifosi rossoneri avrebbero meritato qualche gioia in più, per lo meno lottare per i play off, ma così non è stato. La formazione del Pollino dopo una partenza discreta interrotta poi dalla pandemia, non è riuscita a risalire la classifica , trovandosi di conseguenza coinvolta nella lotta per non retrocedere. Il cambio di panchina che ha visto Terranova subentrare a Franceschini, ha portato ad un campionato in crescendo che ha consentito al Castrovillari di tirarsi fuori delle sabbie mobili della classifica, proiettandosi in posizioni più tranquille. Purtroppo la squadra del presidente Di Dieco non è riuscita a fare di più, se non quello di raggiungere l’obiettivo minimo. Resta ora da capire quale potrà essere il futuro del club rossonero dopo l’addio del massimo dirigente, il quale rappresenta una perdita importante per la Castrovillari calcistica. L’augurio è che qualcuno abbia a cuore le sorti del club rossonero, che merita di essere protagonista ma soprattutto fare in modo che torni il prima possibile nel professionismo.
Cittanovese: La formazione pianigiana è senz’altro tra le delusioni più clamorose di questa stagione. Il nuovo corso dei giallorosso targato Guerrisi, è partito nel peggior modo possibile, centrando una salvezza sofferta alla penultima giornata. Alla vigilia di questa stagione le aspettative a Cittanova erano ben altre, visti gli importanti investimenti fatti sul mercato da parte della società, invece è stata una stagione caratterizzata da innumerevoli difficoltà. I ragazzi di mister Infantino dopo una partenza rassicurante sono andati in caduta libera, ritrovandosi nei bassi fondi della classifica. Come abbiamo detto in apertura, la pandemia non ha risparmiato nessuno ma è troppo poco per giustificare la stagione disastrosa della Cittanovese. La rosa dei giallorossi presenta nomi illustri per la categoria, i quali però si sono dimostrati poco funzionali sul terreno di gioco. Per fortuna che la Lega Nazionale Dilettanti ha annullato a stagione in corso la disputa dei play out, dove la Cittanovese riteniamo che avrebbe seriamente rischiato di non riuscire addirittura a centrare la permanenza. Sicuramente non ci aspettavamo una Cittanovese da vertice, ma che almeno avrebbe potuto dire la sua per un posto ai play off. Siamo certi che la società giallorossa abbia fatto tesoro degli errori commessi, in modo da ripartire al meglio nella prossima stagione e consentire alla Cittanovese di fare un campionato da protagonista assoluta.
Rende: Per la formazione di biancorossa, la salvezza è un risultato prezioso, specie se andiamo a vedere come questa squadra si era presentata ai nastri di partenza. La società del presidente Coscarella, ha sperato fino alla fine nella riammissione al professionismo, ma così non è stato. Tutto questo ha portato il Rende a non essere nelle condizioni di programmare al meglio la stagione in Serie D. Un Rende partito con grandi difficoltà sia tecniche che strutturali, tanto da aver totalizzato solo due punti nelle prime dieci giornate. L’arrivo in panchina di Tommaso Napoli, ha portato esperienza e rinnovamento, tanto da riuscire a dare una svolta decisa al campionato del Rende. Con l’arrivo del tecnico palermitano, sono state fatte scelte nette riguardo l’organico abbinate ad un cambio di mentalità che ha consentito alla squadra di rimettersi in piena corsa per la salvezza. Nelle ultime giornate la squadra è stata affidata a Gigi De Rosa, il quale ha proseguito brillantemente sulla scia del suo predecessore, riuscendo a centrare l’obiettivo prefissato. Archiviata questa stagione, anche a Rende è ora che si programmi un futuro che possa rivedere i biancorossi ad ambire per altre mete.
Roccella: La politica della società ionica è da sempre basata sulla valorizzazione dei giovani, anche se resta il rammarico per non essersi giocati al meglio le proprie chance di salvezza, visto l’equilibrio che ha regnato sovrano in questo girone. Amaranto anche sfortunati nel corso di questa stagione, molto spesso penalizzati dagli episodi. La diatriba legale con il Corigliano della scorsa estate, ha senz’altro complicato i piani dei roccellesi, costretti poi a fare mercato solo una volta avuta la certezza della riammissione in Serie D. Nel corso della maxi durata della sessione di calciomercato , si sarebbe potuto intervenire in maniera decisa ma la situazione economica della società non l’ha permesso. Scelta obbligata quella di puntare ancor di più su giovani promettenti e calciatori svincolati, determinati a volersi rilanciare. Con molta probabilità il Roccella verrà ripescato, è necessario però creare prima una forte struttura societaria che possa garantire alla squadra amaranto di proseguire ancora per tante stagioni in Serie D, magari disputando campionati più dignitosi e meno sofferti come ormai sta puntualmente accadendo negli ultimi anni.
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