In esclusiva ai nostri microfoni, Beppe Ursino, esperto direttore sportivo fermo ai box dopo essersi separato dal Crotone ed in attesa di un nuovo e stimolante progetto che possa coinvolgerloIl diesse fa chiarezza riguardo il suo accostamento negli ultimi giorni al Catanzaro ed al Cosenza. 

Si è chiusa l'era di Giuseppe Ursino al Crotone lunga ventisette anni. Direttore, a quale momento umano e professionale è più legato?
"Sono stati ventisette anni intensi, contrassegnati da momenti bellissimi. Tra questi la promozione per la prima volta in serie A rappresenta un'emozione indelebile, perché portare il Crotone dai dilettanti fino alla possibilità concreta di poter giocare nel massimo campionato professionistico nazionale è stato un qualcosa di molto gratificante."

Tanti calciatori hanno vestito la maglia rossoblù, spiccando il volo verso società di alto profilo. Chi lo ha sorpreso in particolare, magari, svelando qualche aneddoto relativo alla trattativa.
"Posso dire Florenzi. Eravamo sul punto di acquistare Pettinari ed, insieme a lui, prendemmo pure Florenzi. Per portare a compimento quella trattativa, molto estenuante, servirono tanti incontri con Walter Sabatini, prima di raggiungere un accordo tra le parti."

Il suo nome è stato accostato al Catanzaro ed al Cosenza. Si è trattato di un semplice pour parler o c'è stato qualcosa di più?
"Non ho mai incontrato nessuno del Catanzaro, né sono stato contattato dalla società giallorossa. Dal Cosenza ho ricevuto una proposta che non ho accettato, perché voglio prendermi un periodo di riposo dopo due anni faticosi e difficili. Se si presentasse un'occasione buona, sarei pronto a prenderla in considerazione."

Quali caratteristiche deve avere un progetto societario affinché possa convincerlo ad accettare?
"In sostanza, quelle che ho trovato a Crotone cui deve aggiungersi la fiducia da parte della società che, durante la mia esperienza nei quadri dirigenziali del club pitagorico, è stata sempre ed al massimo riposta nei miei confronti."

Sezione: Primo piano / Data: Ven 17 giugno 2022 alle 19:44
Autore: Antonio Spina
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