La Reggina continua a vincere e stavolta si ritrova anche fuori casa. Erano due mesi che non ci si imponeva in trasferta: da Pisa a Venezia, adesso gli amaranto hanno rimesso in pari tutti i conti che non quadravano nel periodo di flessione culminato con la sconfitta targata Perugia. Storia che sembra lontana anni luce. Pur con un tempo di ritardo, gli amaranto stendono i lagunari, dimostrandosi ancora una volta squadra in grado di non abbattersi di fronte allo svantaggio e alle difficoltà iniziali. Il Penzo è espugnato e la rincorsa può continuare.

Epilogo dolce, ma avvio amaro. Infatti, è l’erroraccio di Gagliolo ad aprire le ostilità al 10’. Da calcio di punizione difensivo a palla regalata a Pohjanpalo il passo è breve quanto inesorabile. L’attaccante arancioneroverde approfitta della dormita avversaria, avvicinandosi rapidamente al limite dell’area e colpendo verso la rete con un tiro agevolato dal non perfetto intervento di Ravaglia. Reggina scossa negativamente dall’inaspettato gol subito e Venezia voglioso di approfittarne. Padroni di casa vicini al raddoppio già al 14’ quando Cnrigoj scheggia la traversa. Fortunatamente per gli amaranto la situazione non si complica pesantemente nemmeno al 22’, quando Giraudo devia la palla verso la sua porta nel più classico degli autogol. Il fuorigioco cancella tutto, facendo dimenticare anche un posizionamento mediocre della difesa calabrese. La ripresa, invece, ha come parola chiave intraprendenza in casa Reggina. Il coraggio di Inzaghi porta a cambiare l’assetto di squadra passando al super offensivo 4-2-4 con un dinamico Menez in più davanti e un Fabbian in meno a centrocampo. La pressione aumenta e il gioco appare adesso fluido. Il tutto non può che fare rima con pareggio. Eccolo servito al 55’. Majer va al tiro dal limite dell’area, Joronen devia sul palo e sulla ribattuta il primo ad arrivarci è quel mai domo di Gigi Canotto, pronto a spingerla in rete e realizzare il suo secondo gol consecutivo (3 totali).

La partita cambia totalmente. È davvero tutta un’altra storia e tutta un’altra Reggina, capace di continuare ad attaccare a più non posso. In cattedra ci sale un sontuoso Hernani, pronto a raccogliere in mischia un cross di Di Chiara al 76’ e trasformarlo in gol della gioia, del sorpasso e praticamente della vittoria. 2-1 finale dai due volti. L’approccio sbagliato in avvio lascia un pizzico di amaro in bocca, ma il bicchiere è decisamente mezzo pieno. Avanti così, con la consapevolezza che con le tre retrocesse dalla Serie A sono arrivati due successi e un pareggio. Scusate se è poco.

Sezione: Primo piano / Data: Sab 12 novembre 2022 alle 16:07
Autore: Paolo Messina
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