Nell'appuntamento di ieri con A casa con Il Calcio Calabrese è intervenuto Gianluca Savoldi. L'ex calciatore ha parlato anche della sua esperienza al Cosenza: "Dopo tanti anni – spiega  l’ex attaccante rossoblù – il rapporto fra il dare e l’avere reciproco è soprattutto affettivo. Il calcio ti dà grandissimi ricordi, ma ciò che resta è il legame affettivo e le amicizia. I ricordi non sono solo inerenti al campo, ma anche ai paesaggi e agli amici nuovi. A Cosenza fu un’esperienza bellissima a 360 gradi, che mi porto nel cuore. Sono fortunato a fare questo lavoro, che permette di conoscere tutta Italia o volendo anche il mondo. La tappa di Cosenza è stata fondamentale. Il Pisa è stato un trampolino di lancio, ma il Cosenza è stata la consacrazione: un conto è giocare in C, un altro conto è giocare in B. Sono sulla chat di Whatsapp del Cosenza di quegli anni, siamo in diversi di quell’annata e c’è anche qualcuno dell’anno precedente o successivo che ha fatto parte di quel momento storico. Ci sono anche il mister, il presidente, i dottori, il preparatore atletico e il massaggiatore. Era un gruppo straordinario, ci diamo ancora buongiorno e buonanotte, siamo ancora amicissimi. Questo ci portò a fare una stagione bellissima ed entusiasmante. Con qualche punticino in più potevamo fare il salto, però sicuramente sono state emozioni incredibili. Mia moglie è originaria di Cariati, mi  è capitato di venire spesso anche per fare il bagno al mare. Ci sono tantissimi ricordi, potrei scriverci un libro: solo per raccontare di Pavone ci vogliono 7/8 capitoli”.

Sezione: Primo piano / Data: Ven 15 maggio 2020 alle 14:00
Autore: Adelmo Maria Pagliuca / Twitter: @adelmopagliuca
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