Il Crotone vuole ritrovarsi, e per farlo serve far risultato contro il Sorrento, Emilio Longo ha presentato la gara in sala stampa: “Abbiamo vissuto una settimana pensando che la partita di carattere fatta a Salerno debba essere replicata nel prosieguo. Quella deve essere una base di partenza. L’abbiamo vissuta bene, ma avendo vicino a noi anche il dolore delle precedenti sconfitte. Abbiamo fatto qualcosa di buono, lo sappiamo, ma è solo l’inizio di un nuovo percorso”.                                                                                                                                                                                                                          Poi una difesa completamente mutata: “È possibile vedere Cocetta e Berra centrali e Leo e Groppelli ai lati. Gli uomini sono questi. Sarebbe una linea nuova, fresca, ma piena di volontà. Non ci sono alibi: dobbiamo fare una grande partita e portare a casa i tre punti. Anche se fossimo in dieci, dobbiamo provarci. Il Crotone deve sommare la qualità che ha fuori casa con quella casalinga. Quest’anno siamo meglio dell’anno scorso: alla vigilia della 14ª eravamo fuori dai play-off, ora abbiamo due punti in più e siamo sesti”. Poi la tendenza di dover cambiare il rendimento in casa: “È il mio cruccio. La squadra fuori casa è diversa sotto tutti i punti di vista. Non è un problema di piano gara degli avversari. Dobbiamo aumentare il rendimento in casa rispondendo sul campo e provando già da domani a invertire la tendenza”. Sul Sorrento: “Il Sorrento è una squadra ben allenata, lavora in modo evoluto, dà pochi riferimenti, ruota tanto e ha buoni calciatori, anche alcuni che hanno militato qui. Verrà a giocarsela. Sarà una partita difficile e aperta, tra due squadre che vorranno segnare più dell’avversario”. Il modulo: “Il problema sistemico è l’unico problema che questa squadra non ha. L’identità è chiara. Berra fa il terzino, fa più chilometri di tutti, conosce la fascia. Gli interpreti nel 4-2-3-1 sono messi nella condizione ideale. Se ci sono difficoltà numeriche, possiamo cambiare, lo proviamo in settimana. Ma se parliamo di esterni, Maggio in una difesa a tre può giocare solo in un 3-4-2-1 o 3-4-3, non in un 3-5-2. Non può avvicinarsi alla prima punta come Zunno o Piovanello. Un altro sistema possibile è il 4-3-3, soprattutto se mancherà la seconda punta. Ma abbiamo trovato una prima punta di movimento straordinaria come Piovanello, quindi conviene consolidare ciò che funziona”. Infine il rapporto con la piazza:  “Non credo sia il momento di dire qualcosa in particolare. Possiamo solo garantire impegno massimale. Le risposte dobbiamo darle in campo con prestazioni eccellenti e risultati. Ogni parola potrebbe essere interpretata. Sto provando a essere più asciutto per evitare fraintendimenti. Non dobbiamo giustificare niente: dobbiamo lavorare e dare il meglio. Domani proveremo a regalarci e regalare alla gente una gioia, attraverso sacrificio e abnegazione. E questo lo garantisco fino all’ultimo giorno a Crotone”.     

Sezione: Primo piano / Data: Ven 14 novembre 2025 alle 14:07
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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