La magra consolazione di averci provato e nulla più. La Reggina non ha molto da prendere e portare a casa dal pomeriggio allo stadio San Nicola di Bari. I padroni di casa hanno gestito ritmo e risultato, con pochi sforzi e massimo guadagno. Un gol e tre punti che mettono in cassaforte il terzo posto dei pugliesi e complicano notevolmente i sogni playoff degli amaranto. Ancora tutto possibile nell’ultima giornata, ma adesso il destino non è più in mano ai calabresi che dovranno battere l’Ascoli al Granillo e sperare in risultati favorevoli dagli altri campi. Discorsi per sabato prossimo, adesso c’è da riflettere su una prestazione sufficiente sul piano dell’abnegazione e della dedizione alla causa, ma mediocre in termini di occasioni da gol e gioco efficace.
Basta poco al Bari – Ritmi decisamente bassi in avvio, aumentati solo al 22’ quando una palla rubata da Di Chiara in mezzo al campo fa scattare il contropiede amaranto, concluso dal tiro di Canotto troppo centrale e facilmente deviato in angolo da Caprile. Il primo tempo ha presentato una Reggina dinamica e maggiormente propositiva in avanti rispetto ad un Bari attendista e senza nessun interesse ad alzare l’intensità. Ciò nonostante, i padroni di casa riescono a distendersi spesso con estrema facilità, soprattutto al 44’ quando sulla fascia destra prende palla Esposito. L’attaccante scuola Inter crossa forte in mezzo, dove l’ex amaranto Folorunsho anticipa Loiacono e piazza il pallone in rete sul secondo palo. Il dinamismo offensivo dei calabresi, seppur contraddistinto da una generale confusione palla al piede e nel posizionamento, si contrappone ad una fase difensiva statica, disattenta e con nessun accenno di pressing. Insomma, bene solo a metà.
Nulla di fatto amaranto - Determinazione sì, concretezza no. La Reggina ci mette cuore e speranze nel tentare di ribaltare una situazione complicata. Pur con l’attitudine giusta, manca ancora una volta una manovra efficace sulla trequarti. L’unica azione pericolosa, guarda caso, arriva su calcio piazzato. Si tratta di una punizione di Hernani al 75’. Dal limite dell’area, il brasiliano piazza basso sul secondo palo, trovando l’ottima opposizione di Caprile. Gli amaranto rischiano di buttare definitivamente via le speranze di pareggio al 78’, quando un folle retropassaggio di Gagliolo regala palla a Ceter che ha la meglio su Contini e appoggia in rete. L’arbitro ravvisa un fallo dell’attaccante sul portiere amaranto e cancella il raddoppio barese. Una rete che i padroni di casa potrebbero realizzare al 94’ con Cheddira involato in contropiede, ma a tu per tu con l’estremo difensore manda di poco al lato. È l’ultima emozione di una partita tirata e per certi versi in bilico, ma in cui i pugliesi, francamente, non hanno fatto così tanta fatica a trasformarla in tre punti.
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