Prime uscite tra luci e ombre, un mercato difficile e tanta speranza nel futuro: il calcio per la Calabria rappresenta tanto, riscatto, passione e voglia di emergere.

Il Crotone e’ l’esempio lampante, realtà ormai assoluta del calcio italiano. La scelta di Modesto non è una scommessa, chi lo conosce sa quanto il tecnico ex Rende e Cesena sia pronto per questa nuova avventura. Per la competenza, per le idee ma soprattutto per come riesce a farle metterle in pratica. Martello in campo, e carismatica nello spogliatoio, ora il mercato dovrà regalargli le pedine giuste. Non si possono avere dubbi sulla bontà del lavoro di Vrenna e Ursino, lo dice la storia, non serviamo certamente noi per ricordare quanto fatto, in attesa di cedere Simy e Messias.

Parlano i fatti, la Reggina sa dove e come deve rinforzarsi. Lo ha fatto evitando di commettere gli errori della scorsa stagione, consci però che i grandi colpi restano marchio di fabbrica del presidente Gallo. Di Carmine sarebbe appunto un grande in colpo in attacco, a maggior ragione con Aglietti in panchina. Chissà poi che chi avrebbe dovuto dare di più nella scorsa stagione (Menez ndr) non possa rappresentare il vero asso nella manica in vista della nuova stagione.

L’attesa più lunga per il Cosenza, la speranza concreta di una nuova chance in B dopo la disastrosa retrocessione e’ manna dal cielo per chi si è sentito derubato, offeso da una gestione societaria che avrebbe dovuto essere nettamente diversa. Ci saremmo aspettati da subito una presa di coscienza e l’inizio di un nuovo ciclo, indipendentemente dalla categoria, questo non è accaduto. Silenzio tombale e attesa spasmodica per un verdetto, che sarebbe da un lato la ricompensa per una tifoseria che merita questo e tanto altro, e dall’altra la punizione per chi in questi anni ha lavorato male, come il Chievo di Campedelli. Su Roberto Goretti non c’è molto da dire, anche in questo caso parla la storia, e’ un ottimo direttore sportivo, potenzialmente potrebbe diventare anche un grande direttore sportivo, non a caso monitorato a più riprese dalla Fiorentina. Basterà? Per ora attendiamo il verdetto, poi si vedrà.

Il Catanzaro e’ scatenato sul mercato: la prima a muoversi su obiettivi ben precisi, Vandeputte e’ un ottimo colpo, così come Bearzotti per fare due nomi. L’entusiasmo e la voglia di sognare e’ trascinante, la passione di Foresti e lo stesso Pelliccioni si nota lontano un miglio. Gli obiettivi possono sfumare, e’ la legge del mercato, chi lo conosce e lo fa da anni sa che questo fa parte del gioco. La piazza aspetta una punta importante, che arriverà e poi via alle cessioni. L’obiettivo è chiarissimo, e le premesse per far bene certamente non mancano, partendo dalla conferma di Calabro, come ampiamente scritto. 

Chi va avanti sempre sulla strada maestra senza perdere la bussola e’ la Vibonese, senza voli pindarici ma con l’obiettivo di durare nel tempo, aspetto non da poco in un calcio fatto da buchi di bilancio continui e fallimenti. La Vibonese per il dopo Roselli e’ andata sul sicuro, ha scelto Gaetano D’Agostino, che ha fatto bene negli ultimi anni e che avrebbe meritato di più per quanto seminato da tecnico. Che sia Vibo la piazza giusta per fare il salto di qualità?

Sezione: Editoriale / Data: Lun 02 agosto 2021 alle 12:44
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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