Per gli amaranto dopo il pesante 4-0 subito a Benevento è già ora di reagire; la sconfitta è stata di quelle che resteranno per un po’ di tempo sulla pelle amaranto ma il tempo di leccarsi le ferite non c’è considerato lo scontro di martedì sera al “Granillo” che vedrà la Reggina contrapposta all’ottimo Ascoli che staziona in settima posizione per differenza reti (stessi punti di Benevento, Cremonese, Monza e Reggina) e che ieri ha fermato in casa il Monza di Stroppa. La scorsa stagione i bianconeri hanno creato non pochi dispiaceri e grattacapi alla Reggina con un pareggio in terra calabra ed una vittoria in extremis al “Del Duca” grazie alla marcatura di Kragl.

QUI ASCOLI

La compagine allenata da Sottil non è più una sorpresa; squadra arcigna che stacca la spina forse dopo il 90’ e che concede poco agli avversari e le dichiarazioni di Sottil nell’immediato post partita di Ascoli-Monza sono un monito per gli amaranto che dovranno, come da richiesta dei tifosi dopo il match perso al “Vigorito”, sudarsi la maglia; l’ex difensore amaranto ed oggi allenatore ascolano ha dichiarato: ‘Andremo a Reggio Calabria in assetto da guerra ed in un ambiente che conosco molto bene’. La Reggina è avvisata.

QUI REGGINA

Ieri si è visto poco o nulla di quello che potrebbe definire il concetto di squadra o gruppo che vuol togliersi delle belle soddisfazioni. Tutta gli effettivi sotto la sufficienza in ogni zona del campo; reparti con troppa distanza fra loro ed involuzione che deve preoccupare allenatore ed addetti ai lavori e considerata la caratura dell’avversario è inammissibile una prestazione del genere.

L’avversario di martedì, oltre all’Ascoli, rischia di essere la paura; infatti in caso di risultato negativo sarebbe la terza sconfitta consecutiva (o comunque non si tratterebbe di un segnale di ripresa) con l’eventualità di gettare alle ortiche il bel lavoro fatto prima della sconfitta casalinga contro la Cremonese.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 28 novembre 2021 alle 10:34
Autore: Luigi Martino
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