Incognite, tutti alla ricerca di certezze, tra sogni, trappole e mille ostacoli (economici e tecnici). Il mercato di gennaio rappresenta da sempre un boomerang, i migliori restano dove sono, con delle eccezioni, ecco la nostra valutazione sull'operato dei direttori sportivi tra Serie B e Serie C alla fine delle manovre invernali di calciomercato:

Cosenza - Roberto Goretti voto 4,5: le premesse erano ben altre, e come sempre non sono state rispettate. Dei controsensi in primis, un direttore sportivo che fa mercato pur essendo in scadenza di contratto, ci domandiamo con che progettualità possa accadere innanzitutto, si è da sempre sbandierato ai quattro venti la voglia di invertire la rotta con un'intelaiatura giovane e di qualità. Capiamo le difficoltà di operare, comprensibili, il budget è un'attenuante non da poco, Voca, Kongolo, Larrivey, Laura non assicurano certezze, anzi, Camporese e Ndoj potranno tornare utili. Un mercato che non sembra seguire una strategia logica, con tanti no incassati e una progettualità come detto totalmente assente.

Crotone - Beppe Ursino voto 6: la missione è di quelle difficili. Il rendimento in campionato impone una massiccia rivoluzione, nel bene o nel male. Gli errori estivi sono alle spalle, il mercato dei pitagorici ha una logica, ha preso una strada ben precisa indipendentemente da come andrà, accontentando in tutto per tutto le esigenze di Modesto. L'ex Rende incide molto sulla crescita soprattutto di calciatori giovani, ne sono arrivati molti (Kone, Cangiano su tutti), elementi con grande fame e voglia di arrivare come possono essere Calapai e Marras, e un leader che serviva come il pane (Golemic). 

Reggina - Massimo Taibi voto 6: sulla valutazione incide molto le situazioni di Faty e Menez, due pesi che ora dovranno diventare risorse. Aya può diventare un leader, Folorunsho serviva come il pane, Kupisz rappresenta una buona alternativa. Orozco e Pezzella inseguiti e non centrati, l'obiettivo salvezza è tranquillamente alla portata.

Catanzaro - Alfio Pelliccioni - Diego Foresti voto 7,5: sontuoso il lavoro delle Aquile. Merita un plauso la famiglia Noto in controtendenza con  le difficoltà del momento, l'ambizione non può essere spenta, e il colpo Iemmello restituisce entusiasmo alla piazza. Maldonado, Sounas, Biasci rappresentano certezze autentiche per la categoria.

Vibonese - Luigi Condò voto 6: tra mille difficoltà, la formazione di D'Agostino ne esce rinforzata dalle sessione invernale. Centrato dopo un lungo inseguimento Davis Curiale, Zappa può far bene, Zibert sul gong. Rosa allungata e salvezza non impossibile.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 01 febbraio 2022 alle 16:27
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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