L'allenatore Carmine Gualtieri è intervenuto lo scorso lunedì, in collegamento, ai microfoni di Esperia TV, affrontando vari argomenti:

Sul Catanzaro e sui playoff: “Il Catanzaro ha, all'interno della società, Ciro Polito. È una persona che incide molto nella costruzione della squadra e nella scelta dell’allenatore. Il Catanzaro è una squadra importante. Le partite dei playoff sono completamente diverse da quelle di campionato. Juve Stabia, Catanzaro, Cremonese e Spezia possono tutte avere un ruolo importante. Nei playoff conta molto lo stato mentale e fisico con cui ci arrivi. È chiaro che, osservando le quattro squadre, forse Cremonese e Spezia hanno qualcosa in più, ma si tratta di partite completamente diverse. Il Catanzaro ha tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine. Ci ha provato l’anno scorso e ci sta riprovando quest’anno. Inoltre ha un giocatore come Pietro Iemmello, che secondo me è fuori categoria per la Serie B. Potrebbe giocare in Serie A. Vedo tante partite in giro e attaccanti così se ne vedono pochi, a meno che non si parli di top player. Il Catanzaro ha tutto per puntare in alto: l’andata dei playoff può fare davvero la differenza”.

Sul match contro il Cesena e sulla sfida contro lo Spezia: “Credo che le partite si decidano sugli episodi. Contro il Cesena, ad esempio, gli episodi hanno girato dalla parte del Catanzaro: Pigliacelli para un rigore, la squadra non brilla, poi arriva l'episodio determinante di Iemmello e si porta a casa la vittoria. Il calcio non è una scienza esatta. Il Catanzaro ci ha messo rabbia, determinazione, ma ogni sfida è diversa. Servirà qualcosa in più, anche perché gli episodi non girano sempre a favore. Lo Spezia ha un bravo allenatore (D'Angelo) come Caserta, e sicuramente preparerà al meglio questa partita per cercare di arrivare in finale”.

Su Iemmello: “Quando hai un giocatore come Iemmello, è normale che nello spogliatoio serva equilibrio per gestire certe dinamiche. I grandi giocatori vanno gestiti in modo diverso: sta nell’intelligenza del gruppo accettare certe situazioni. I giocatori attraversano alti e bassi, ma alla fine è uno che ogni anno va in doppia cifra. Il merito è anche dell’allenatore, che lo sa gestire. È un ragazzo splendido, sa stare al suo posto. Personalmente vorrei uno come Iemmello”.

In merito alle recenti vicissitudini extracampo: “Ormai non mi sorprende più nulla. Quello che è successo in questi giorni ha dell’incredibile. Non si può arrivare a fine campionato, con retrocessioni e spareggi, e cambiare tutto. Parlo, ad esempio, di Salernitana - Frosinone: la gente compra il biglietto e poi cambia tutto. Se dovessi dire oggi cosa penso, sinceramente non lo so. Ogni anno succede qualcosa, e questo mi dispiace tantissimo. Giro spesso per l’Europa, sono stato in Spagna, Inghilterra, Croazia, Ungheria: è tutto un altro modo. Queste situazioni andrebbero risolte prima. Il calcio italiano è il più bello del mondo, ma se non ci diamo una regolata, diventa difficile andare avanti”.

Sezione: Primo piano / Data: Ven 23 maggio 2025 alle 07:13
Autore: Rosario Cardile
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