Pietro De Giorgio, tecnico del Potenza, ha parlato lunedì scorso in collegamento ai microfoni di Esperia TV, analizzando vari argomenti:

Sul campionato disputato con il Potenza: “Siamo contenti del campionato che abbiamo disputato. Sono molto soddisfatto di quanto fatto quest’anno: avevamo una squadra giovane, e abbiamo cercato di proporre sempre il nostro calcio, contro ogni avversario. Ciò che mi è piaciuto di più è stato il coraggio della squadra, che ha affrontato ogni campo con l’idea di giocarsela”.

Per quanto riguarda il lavoro di tecnico: “È una cosa che mi è sempre piaciuta. Già da calciatore ero molto interessato all’aspetto tattico: cercavo di confrontarmi spesso con gli allenatori, volevo capire a fondo. Questo lavoro lo amo profondamente. Dopo aver smesso di giocare, ho fatto la giusta gavetta e, appena ho avuto la possibilità, ho cercato di mettere in pratica i miei principi di gioco. So di dover ancora migliorare e crescere, ma sono davvero contento del percorso fatto quest’anno”.

Lei resta a Potenza? “Mi sono trovato molto bene con il direttore De Vito, che ringrazio. Ha creduto molto in me e insieme abbiamo tracciato un buon percorso. C'è ancora da confrontarsi con la società per capire quelli che sono i programmi futuri”.

Sul Vicenza e sulla gara Vicenza - Crotone: “Il Vicenza è una squadra forte, con una società che da anni lavora con l'obiettivo della promozione. Ha un blocco di giocatori consolidato, che credo sia lì da 3-4 anni. Allo stesso tempo, il Crotone ha tutto il diritto di andare a giocarsi la sua partita: non è certo una missione impossibile”.

A quale allenatore si ispira? “Da calciatore ho avuto la fortuna di lavorare con allenatori importanti, e da ognuno ho cercato di apprendere qualcosa. Ho avuto Sarri e Juric, che propongono due idee di calcio completamente diverse, ma anche Corini, Maran e altri tecnici molto preparati. Tutti mi hanno lasciato qualcosa, e oggi cerco di portarlo nel mio lavoro da allenatore”.

Possiamo dirlo che Lei è l'allenatore dell'anno? “No, non credo sia il caso. Lo considero un riconoscimento eccessivo. Abbiamo fatto un buon cammino, ma rivedendo le partite mi accorgo che c’è ancora tanto da migliorare. Non si finisce mai di imparare. Ho ancora tanta voglia di crescere, di migliorare, di provare a vincere e disputare campionati importanti. La sconfitta di Catania mi ha lasciato qualcosa dentro: ho ancora più voglia di provare a fare qualcosa di interessante”.

Sezione: Primo piano / Data: Ven 23 maggio 2025 alle 07:14
Autore: Rosario Cardile
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