In esclusiva ai nostri microfoni, Oberdan Biagiorni, allenatore ed ex centrocampista, che nella sua importante carriera ha vestito tra le diverse maglie quelle di Cosenza e Crotone, oltre ad essere stato protagonista nel Foggia di Zeman, ma non solo. Nel corso dell’intervista, il tecnico romano ha fatto il punto sulla ripresa dei campionati, augurando alle sue ex squadre di poter centrare rispettivi obiettivi. Oberdan, si è detto felice anche del ritorno in B della Reggina, infine ci ha parlato di questo nuovo progetto  ‘Academy Challengersh’, che mette al centro dell’attenzione i bambini, i quali sotto la sua guida lavoreranno sulla tecnica individuale.

Salve mister, tra pochi giorni ripartono i campionati. Secondo lei è stata la scelta giusta ?

‘Secondo me se si è deciso di riprendere i campionati, significa che hanno fatto delle attente valutazioni. Dopo quello che abbiamo passato, era giusto riprendere e non solo nel calcio, soprattutto perché la gente ha bisogno di lavorare. L’importante che si osservano le regole, in modo da uscire una volta per tutte da questa situazione’.

Quali sono le differenze  a livello tecnico , tra il calcio che ha giocato lei  e quello attuale ?

‘C’erano giocatori forti prima come ci sono oggi, anche se quando giocavo io c’era più tecnica, mentre oggi c’è più fisicità. Giocatori come Marulla, De Rosa e Napolitano, i quali giocavano con me in quel Cosenza, oggi non se ne vedono facilmente. Quel mio Cosenza puntava alla Serie A, oggi invece la Serie B è molto più equilibrata, se notiamo non c’è molto margine di distacco tra la terza e la terz’ultima classificata, sono sempre gli episodi a far la differenza nell’arco di un campionato. Ritengo invece che oggi ci sia meno qualità nelle categorie inferiori ‘.

In queste ultime dieci giornate, quanto può contare l’aspetto mentale ?

‘L’aspetto mentale  farà la differenza, chi riuscirà  a partire con la testa giusta sarà avvantaggiato. Riuscire a vincere sin da subito, ti consente poi di affrontare al meglio le restanti partite. Bisogna fare attenzione a quelle formazioni che lottano per non retrocedere, perché hanno bisogno di punti e scenderanno in campo con il dente avvelenato’.

Lei è stato uno dei beniamini della storia del Cosenza, crede che i rossoblu riusciranno centrare la salvezza ?

‘Credo di si, ancora è tutto aperto, certi valori sono tornati equilibrati. Ho visto il Cosenza quando è venuto a Frosinone e mi aveva fatto una buona impressione Chiaro che si deve vincere da subito, me lo auguro da tifoso e per la città di Cosenza che tanto amo ’.

Lei in Calabria ha vestito anche la maglia del Crotone, crede che i pitagorici riusciranno a centrare il ritorno nella massima serie ?

‘A Crotone c’è tutto per poter centrare l’obiettivo, società forte, allenatore bravo e squadra di qualità, quindi i presupposti ci sono tutti. Come ho detto prima, sarà importante partire bene da subito’.

La Reggina nel corso della sua carriera l’ha affrontata spesso da avversario. Gli amaranto, da poco hanno festeggiato il ritorno in B. Si aspettava una promozione conquistata con un netto dominio da parte dei ragazzi di Toscano ?

‘Me lo aspettavo, il presidente e la squadra hanno fatto un lavoro importante. Sono certo che faranno un campionato ambizioso anche in Serie B. Reggio è una grande piazza, vederla in c era uno spreco’.

La stiamo vedendo molto impegnata in  questo affascinante progetto ‘Academy  Challengers’, ce ne vuole parlare ?

‘Certamente , siamo partiti da due settimane circa con questo progetto qui a Roma, decidendo così di fare qualcosa per i bambini, dopo che per tanti mesi sono stati chiusi in casa. L’obiettivo di questa accademia, è quello di migliorare  gli aspetti tecnici individuali, mettendo a frutto la propria esperienza a  servizio di questi bambini, con l’obiettivo di lasciargli qualcosa , a prescindere o meno se faranno strada nel mondo del calcio. E’ un progetto che andrà oltre il periodo estivo, ma fino ad ora possiamo ritenerci più che soddisfatti’.

Nella prossima stagione, su quella panchina la vedremo ?

‘In Serie D la situazione economica era difficile già prima dell’arrivo del covid, figuriamoci adesso. Spero di trovare un progetto importante, ma la vedo difficile, quindi per ora preferisco concentrarmi  su questo progetto che mette al centro i bambini che amano giocare a calcio'.

Sezione: Primo piano / Data: Mer 17 giugno 2020 alle 10:05
Autore: Rocco Calandruccio
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