Esclusiva-Danilo Pagni: ‘Reggina puoi tornare in alto, non posso immaginare Cosenza in Lega Pro. Il Catanzaro deve vincere i play off ‘

In esclusiva ai nostri microfoni, Danilo Pagni, esperto direttore sportivo e grande scopritore di talenti. Nel corso della sua importante carriera, il bravo diesse cosentino vanta diversi campionati vinti nelle società in cui ha lavorato, senza dimenticare le prestigiose collaborazioni con Chievo e Milan. Parliamo di un vero uomo di calcio a 360 gradi, Danilo Pagni, sempre in giro per il mondo alla ricerca di giovani talenti pronti a fare le fortune di ogni club. L’ex diesse della Ternana può vantare tra le sue tante scoperte, giocatori del calibro di Immobile, Acerbi, Di Lorenzo, Zyech e Foden, tutti diventati oggi calciatori di caratura mondiale. Riguardo i talenti emergenti da lui scoperti, c’è anche il giovane talento di proprietà dell’Inter, Esposito, bocciato inizialmente da un club inglese. Il fiuto del bravo Danilo, lo si è notato anche per quanto riguarda gli allenatori, basti pensare ai vari  Gattuso, Liverani e Lucarelli, profili bravi e vincenti che pur essendo giovani sono riusciti ad imporsi ad alti livelli a suon di risultati. Tra le sue tante scoperte c’è anche Carmine Alessandria, giovane match analyst della Reggina. Senza alcun ombra di dubbio, una figura come Pagni farebbe la fortuna di ogni società, merito della sua professionalità e competenza nel saper riconoscere il vero talento e soprattutto come si vince, visto il suo curriculum ricco di tante promozioni.

Salve direttore, secondo lei la Reggina può fare qualcosa in più della salvezza?

“La Serie B, solitamente nelle ultime dieci giornate può avere l’effetto a buccia di banana o da surf , nel senso che si può scivolare giù oppure arrivare in alto, ne abbiamo avuti diversi di esempi fino alla scorsa stagione. Sinceramente non ho mai dato la Reggina come possibile vincitrice del campionato, ma le ambizioni della proprietà e per come si sta strutturando la società fanno pensare che la Reggina può tornare in alto. La società amaranto ha nel centro sportivo del Sant’Agata, la gallina dalle uovo d’oro, riportandolo ai fasti dell’era Foti. Sono certo che appena questa pandemia finirà, si sentirà ancora di più il calore e la vicinanza del pubblico. Un ritorno della Reggina nella massima serie ne gioverebbe l’intera Calabria. Ottima scelta quella di puntare per il ruolo di direttore generale su Giuseppe Mangiarano, persona per bene, grande professionista che viene dalla gavetta ed è un vero stacanovista. Riguardo il campo, Baroni mi sta piacendo molto, rispetto a Toscano ha avuto la possibilità di poter lavorare con qualche freccia in più, aspetto questo che fa la differenza. Reggina che ha l’obbligo di credere al raggiungimento dei play off, su questo non c’è dubbio “.

Il Cosenza non sta vivendo un buon momento, credi che riuscirà a ripetere il miracolo dello scorso anno ?

“Quello che il Cosenza ha fatto lo scorso anno è un qualcosa di epico, la società ha voluto confermare Occhiuzzi , il quale lo conosco bene per averlo avuto a Castrovillari quando giocava, senza dimenticare il suo staff composto da Carnevale e Tortelli, quest’ultimo mi ha allenato da ragazzo e ha fatto lo stesso con mio figlio. Ho notato le pesanti critiche della piazza nei riguardi del presidente Guarascio, ma sappiamo bene che ad oggi non ci sono alternative a questa proprietà. Credo che il presidente ha fatto ottime cose nel corso della sua gestione, forse gli manca una progettualità e quello di creare un centro sportivo dove poter fare crescere i giovani. La cessione di Baez alla Cremonese è stata una grande operazione, purtroppo il Cosenza paga di non avere un attaccante che possa garantire quei goal necessari per la salvezza. In estate sono stati presi tanti attaccanti, i quali però non sono riusciti a rimpiazzare le partenze di Riviere e Asencio. Dal mercato invernale sono arrivati Trotta e Mbakogu, che pur essendo ottimi attaccanti non segnano tantissimo. Il gioco del Cosenza era basato anche sulle ripartenze, non avendo più Baez e Carretta sugli esterni diventa più difficile. Carretta che io ho scoperto da ragazzo, avendolo avuto a Gallipoli, è un giocatore che ha qualità importanti ma tra le sue caratteristiche non c’è sicuramente quella del goal. Per rispondere alla tua domanda, non mi immagino minimamente di vedere un Cosenza in Lega Pro “.

Direttore, a proposito di Lega Pro, come valuta il campionato disputato finora da parte del Catanzaro ?

“Considero Floriano Noto una grande persona, un ottimo presidente, per non parlare delle sue capacità imprenditoriali, un vero fiore all’occhiello della nostra Calabria. Il massimo dirigente giallorosso, anche in questa stagione ha fatto investimenti importanti, ma non sono contento del campionato disputato dalla squadra. Il Catanzaro ha una rosa con tanti giocatori d’esperienza, quindi mi sarei aspettato di più. Va anche detto che nel match utile per il secondo posto perso in casa con l’Avellino, è stata penalizzata da errori arbitrali, considerato che il goal degli irpini era nettamente irregolare. A questo punto deve assolutamente vincere i play off , non ha alternative”.